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Fino al 23 ottobre al Museo archeologico la mostra sull’Espressionismo svizzero

La mostra "Espressionismo svizzero. Linguaggi degli artisti d’Oltralpe" è stata inaugurata venerdì 24 giugno e resterà aperta dal giorno seguente al 23 ottobre. Nata in collaborazione con il Kunst Museum di Winterthur sarà l'occasione per ammirare le opere di Moilliet, Scherer, Muller, Berger e Bailly.
Cultura

Da ieri, venerdì 24 giugno, capolavori quali Il grande carosello di Louis MoillietPaesaggio a Mendrisiotto di Hermann Scherer, e altre importanti opere dall’inconfondibile tratto crudo tipico della stagione espressionista, come Interno con tre donne di Albert MullerLa lettrice di Hans Berger o ancora il celebre Primavera Grigia di Alice Bailly possono essere ammirati dal pubblico al Museo Archeologico Regionale di piazza Roncas, ad Aosta.
Si è aperta, infatti, ieri la mostra Espressionismo svizzero. Linguaggi degli artisti d’Oltralpe, nata dalla collaborazione scientifica con uno dei più importanti musei d’arte elvetica, il Kunst Museum di Winterthur.

Fino al 23 ottobre 2022 il museo di Aosta accoglierà un’esposizione che vuole raccontare una stagione straordinaria ma ancora poco conosciuta dell’arte del Novecento, quella dell’Espressionismo svizzero.

L’Espressionismo svizzero

Nei primi anni del Novecento furono numerosi gli artisti di provenienza elvetica che trovarono nell’estetica cruda e nei colori forti e simbolici tipici dell’Espressionismo piena espressione di sé e del tempo in cui vivevano. Il movimento si sviluppò gradualmente – dagli inizi alla prima metà del Novecento – in diverse aree geografiche del paese, tanto da definire approcci espressivi e tendenze stilistiche molto diverse tra loro che portarono alla definizione di numerosi gruppi di artisti, per cui si può parlare di ‘plurilinguismo elvetico’.

Se da un lato l’influenza del vicino Fauvismo francese si manifestava nei lavori dell’artista Cuno Amiet, precursore dell’Espressionismo svizzero, e a Ginevra nelle intense gamme cromatiche del gruppo Le Falot, dall’altro l’esperienza tedesca del Die Brücke ebbe riscontro nel gruppo lucernese Der Moderne Bund e in quello sorto a Basilea dei Rot-Blau, più interessati al valore simbolico del colore.

Ad Ascona, inoltre, si formò il gruppo dell’Orsa Maggiore, rivolto alla rappresentazione dell’idilliaco paesaggio ticinese. Tuttavia, furono numerosi anche quegli artisti che perseguirono una ricerca individuale senza aderire ad alcun gruppo e affrontando i temi più vari: dalla politica alle questioni sociali, dalla sofferenza della guerra alla rappresentazione paesaggistica.

La mostra

La mostra è curata da Daria JoriozAndrea Lutz e David Schmidhauser. Grazie ai prestiti provenienti dal Kunst Museum e ad una serie di importanti nuclei collezionistici museali e privati svizzeri, la rassegna riunisce per la prima volta capolavori provenienti da tutta l’area geografica elvetica, includendo sia il Ticino sia la zona della Svizzera francese, fino ad ora poco conosciuti dal grande pubblico.

“Ci auguriamo che questa iniziativa di ampio respiro possa essere apprezzata da un ampio pubblico, composto non solo dai valdostani, ma anche dai numerosi turisti, molti dei quali provenienti proprio dalla Svizzera, che frequentano la nostra regione, di cui apprezzano le bellezze naturalistiche ma anche l’importante offerta culturale – dichiara l’assessore Jean-Pierre Guichardaz –. Ringraziamo il Kunst Museum Winterthur, con il direttore Konrad Bitterli, i prestatori di collezioni pubbliche e private per la loro generosità e la Kunsthalle Vogelmann, Städtische Museen Heilbronn, con il direttore Marc Gundel, che accoglierà l’autunno prossimo questa mostra in Germania”.

La mostra, prodotta da Expona di Bolzano in collaborazione con Contemporanea Progetti di Firenze, è accompagnata da un catalogo bilingue italiano/francese edito da Silvana Editoriale con saggi di Daria Jorioz, Caesar Menz, David Schmidhauser, Andrea Lutz, che contiene le immagini di tutte le opere in mostra e sarà acquistabile al prezzo di 26 euro.

Il biglietto intero ha prezzo di 6 euro, il ridotto 4. L’ingresso è gratuito per i minori di 25 anni. La mostra è inserita nel circuito di Abbonamento Musei e sarà aperta tutti i giorni con orario dalle 9 alle 19, dal 25 giugno al 23 ottobre.

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