La compagnia di teatro popolare Le Digourdì di Charvensod ha presentato il suo nuovo progetto “Ciak, Sipario!“, un ciclo di 14 laboratori teatrali, cinematografici e di patois, ai quali verranno affiancate fasi di produzione.
“Ciak, Sipario! è dentro e per la Comunità, vuole coinvolgerla e ciò rispecchia la filosofia della nostra compagnia”, ha detto Jordy Bollon autore e attore de Le Digourdì, nonché responsabile de Le Pégno Digourdi. “Ho scritto questo progetto di comune accordo con gli altri digourdì rivolgendolo a tutti i giovani dagli 8 ai 16 anni, non solo di Charvensod, e creare un’opportunità anche per i nostri Pégno, grazie al Celva, al Comune di Charvensod e al coinvolgimento di partner. Rocco Andreacchio curerà i laboratori di animazione teatrale in collaborazione con il sottoscritto, Alessandro Stevenon, per l’associazione Long Neck Doc, quelli cinematografici e Liliana Bertolo, per Lo Gnalèi – Sportello linguistico regionale, quelli dedicati alla lingua francoprovenzale”.
“Ciak, Sipario! sarà suddiviso in due fasi”, prosegue Bollon, “quella della “Formazione” aperta a tutti con 6 atelier di teatro, 4 di cineteatro, 2 dedicati al patois e 2 laboratori di cinema, e quella della “Produzione” riservata a Le Pégno Digourdi, sia per la realizzazione di “Dedeun Defoua 2”, che Le Pégno Digourdì metteranno in scena al Printemps Theatral 2025 che è il seguito di “Dedeun Defoua 1” del 2023 (pièces che sono adattamenti teatrali dei film d’animazione “Inside out” e “Inside out 2” della Disney/Pixar), sia per la sceneggiatura teatrale a cura de Le Digourdì e già iniziata e anche per la produzione di video animati da impiegare nella sceneggiatura, integrandola con essa in modo piacevole e originale”.
Rocco Andreacchio titolare di “L’Estrade” officina d’arte e spettacolo, tecnico luci teatrale e già in progetti della compagnia Le Digourdì, nonché in progetti didattici nelle scuole regionali, spiega così il suo coinvolgimento in “Ciak, Sipario!”: “il laboratorio ”Formare le emozioni…giocando!” sarà costituito da incontri improntati sul riconoscere le proprie emozioni, del Sé corporeo nello spazio e nello spazio in relazione con gli altri. Per aumentare l’autoconsapevolezza anche attraverso il gioco, strumento con il quale si possono rompere stereotipi e schemi che limitano la creatività”.
Liliana Bertolo, membro dei Trouveur Valdotèn e docente di lingua francoprovenzale: “nei miei atelier andremo alla scoperta di come si legge il francoprovenzale e dei suoi termini legati soprattutto al tema del progetto basato sulle emozioni, favorendo l’uso del patois come strumento di comunicazione anche per chi lo conosce poco o niente. Il tutto con un approccio ludico che prevede l’utilizzo di giochi e canzoni”.
Alessandro Stevanon, regista e direttore artistico di Long Neck Doc e già collaboratore in progetti de Le Digourdì: “sarà un percorso che faremo alla scoperta del cinema e dei mezzi audiovisivi per identificare regole ed elementi costitutivi dei relativi linguaggi. Partendo dal conoscere le prime tecniche cinematografiche per arrivare alle moderne tecnologie digitali che permettono, ad esempio con gli smartphone, di realizzare video o altro”.
“Gli attori de Le Digourdi sono abituati a stupirci mettendosi da tempo in gioco sperimentando strade nuove”, dice Ronny Borbey sindaco di Charvensod, “e questo loro progetto rivolto ai giovani per avvicinarli a teatro, cinema e patois, tre elementi che fanno sì che ci possa essere di fatto un’attività a ricaduta sociale sul nostro territorio e su loro stessi, sarà momento di aggregazione e apprendimento, ma anche di svago”.
La partecipazione è gratuita e gli incontri si svolgeranno al Centro servizi del Comune di Charvensod. La durata dei laboratori teatrali e cineteatrali sarà di 2 ore, mentre i laboratori cinema e patois di 1 ora e mezza. Non è necessario conoscere il patois e non è obbligatorio partecipare a tutti i laboratori. Per le iscrizioni scrivere all’indirizzo e-mail digourdi.tsarvensou@gmail.com o attraverso le pagine FB e IG de Le Digourdì.