Etétrad: in seimila al Festival delle musiche del mondo

Tutti soddisfatti della 16esima edizione: pubblico, gruppi e organizzazione. Tanti gli stranieri provenienti da Francia, Spagna, Inghilterra e Portogallo. Obiettivo ecologico centrato con l’Ecocup. Il Festival cresce e guarda al futuro.
Etétrad - foto d'archivio
Cultura

Danza, musica, e poi danza e ancora musica. La ricetta di Etétrad è semplice e come le semplici ricette del passato piace. Dopo quattro giorni di concerti, stage, danze fino all’alba e oltre, incontri e sorrisi si chiude la 16esima edizione del Festival che nell’area Tzantì de Bouva di Fénis, ai piedi del castello omonimo, ha portato la musica tradizionale delle culture europee rivisitata dalla sensibilità e dagli strumenti dei 17 gruppi che si sono alternati sul palco coperto allestito per l’occasione. Organizzato dalla Cooperativa Trouveur Valdotèn con il sostegno economico dell’Assessorato regionale dell’Istruzione e Cultura e di Fondazione CRT il festival si è chiuso il 26 agosto dopo un sabato sera dove si sono alternati gli Tsuumi Sound System il gruppo finlandese che propone un’alchimia di note che rappresenta il meglio che la Finlandia offre nell’ambito della nuova musica tradizionale “ un gruppo – commenta Vincent Boniface dei Trouveur valdotèn, organizzatori del festival – che abbiamo cercato di portare in Valle per tre anni, fortunatamente quest’anno le date conciliavano”.
La Banda di Piazza Caricamento, una formazione nata nel 2007 intorno alla omonima piazza del centro storico di Genova che si affaccia sul Porto Antico con i suoi 13 musicisti provenienti da diverse parti del mondo ha portato grande energia e un connubio di note di diverse provenienze che hanno scaldato il pubblico che ha danzato fino al mattino con il Balfolk animato dai piemontesi Edaq, che tra creatività e modernità non snaturano la loro essenza popolare, e i 6 musicisti entusiasti e virtuosi che compongono i Djal, e con gli Accordzéam.

Domenica a dare il saluto, ovviamente con la musica, a questa edizione sono stati i “De la tete aux pieds” dalla Francia, i Liguriani, il duo Bottasso & Folkestra dal Piemonte e l’ultimo balfolk a cura di “Les Doigts de Carmen” , un vero mosaico di musiche e danza tradizionali europee. A testimoniare l’ennesimo successo dell’evento è il numeroso pubblico presente, molti provenienti da fuori Valle, e i commenti che pian piano arrivano sul profilo facebook di Etètrad. Gli affezionati e nuovi volti hanno così premiato ancora una volta la formula proposta dal festival “ Siamo molto soddisfatti – continua Vincent – dal punto di vista organizzativo è stata la migliore edizione, dopo quattro anni di stanzialità a Fénis. I gruppi sono piaciuti e gli stessi hanno molto apprezzato il Festival”. “Dal punto di vista dei numeri Etétrad – ha visto 6000 presenze in 4 giorni con una buona presenza agli stage, soprattutto quello di danza e quello di costruzioni strumenti per bambini (40 presenze)”. Vincente è stata la proposta dell “Ecocup”, il bicchiere in plastica da tenere per quattro giorni che ha fatto risparmiare sacchi di rifiuti “L’obiettivo ecologico è stato centrato – aggiunge ancora Vincent Boniface – la gente d’altronde sente la qualità del luogo dove si svolge Etétrad e lo rispetta”.
Chiusa un’edizione si guarda già al futuro “Rivedremo il sito del Festival, continueremo a tenerci in contatto con i nostri amici attraverso il profilo facebook e abbiamo intenzione di creare almeno due eventi satellite durante l’anno, per mantenere caldo il pubblico di Etétrad”.
 

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