C’era anche un po’ di Valle d’Aosta, a Moretta – comune Din provincia di Cuneo – dove ha preso il via Restitussion/Restituzione delle Terre di Mezzo, iniziativa che punta alla riscoperta del patrimonio non solo di beni materiale – come chiese, castelli ed edifici importanti – ma anche e soprattutto quelli immateriali.
Ieri, 30 settembre, è infatti stata inaugurata la mostra dello scultore delle tradizioni Guido Diémoz, seguita dalla presentazione del libro sulle vicende di David Rizzio, compositore vissuto alla corte di Maria Stuarda al Parco del Santuario.
Diémoz, fin da bambino ha coltivato la passione per il legno. Da quelle radici di noce che rivoltate Guido trasforma in scene di vita quotidiana. L’attesa di una mamma, preoccupata per il figlio in viaggio, la prima falciatrice arrivata in valle, la merenda dopo aver raccolto il fieno: gesti tipici e caratterizzanti l’attività contadina, il rapporto con gli animali e le inclemenze atmosferiche.
Dall’altro lato David Rizzio, compositore nato nel 1533. Parte da Moretta e raggiunge la Scozia, dove rimane come segretario “molto particolare” di Maria Stuarda, regina di Scozia. Si narra addirittura che il re d’Inghilterra Giacomo I, figlio di Maria Stuarda, possa essere suo figlio. A lui sono attribuite molte opere, la principale conosciuta come “Il Valzer delle Candele”.
All’inaugurazione e alla presentazione del libro di ieri sono state numerosissime le persone presenti, tra i quali il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, i consiglieri Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi, il neopresidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, la presidente di Anpci Franca Biglio, il responsabile dell’ufficio mostre Valle d’Aosta Guido Corniolo, il sindaco di Savigliano Antonello Portera, il presidente di Confcommercio del Saluzzese Danilo Rinaudo e gli amministratori ed i sindaci dell’Associazione Octavia.