Il Palais di Saint-Vincent torna a vibrare con Raf&Tozzi

Successo di pubblico per la tappa valdostana del tour dei due cantautori con più di 500 biglietti venduti e l'entusiasmo del pubblico che balla e canta sotto il palco come si vede raramente in Valle d'Aosta.
Raf e Tozzi concerto Saint Vincent Foto Maria Rosa Tagliani
Cultura

Il concerto di Raf e Umberto Tozzi andrebbe raccontato al contrario: al Palais di Saint-Vincent il pubblico si scatena e corre sotto al palco come non succede spesso in Valle d’Aosta durante i concerti con la platea, ma solo quando il richiamo è forte.

Prendendo la scaletta al contrario si partirebbe con Gloria, uno dei brani più attesi e partecipati dove il muro generazionale e anagrafico sembra non esistere più; oppure si inizierebbe intonando L’Infinito, l’altra canzone più attesa da tutto il pubblico che si scioglie già dalle prime note.

Un concerto da ripercorrere al contrario perché l’ondata di persone che sono accorse sotto al palco per le ultime battute della serata non attendevano altro se non ballare i nuovi successi del duo, ma anche, e soprattutto, le melodie conosciute e cantate da giovani.

“Due – La nostra storia”, lo spettacolo che vede i due cantanti in tournée ormai dal 16 novembre è un equilibrio perfetto tra la loro nuova storia e ciò che li ha resi Raf e Tozzi, sempre condividendo testi e canzoni, da 30 anni come sul palco. La loro chimica e la loro sintonia sono il frutto di anni di collaborazione e di intesa non solo musicale, ma di pensiero, che li porta anche a scherzare sui loro insuccessi sanremesi mentre Umberto Tozzi scherza, accompagnando un Raf pianista mentre intonano “Cosa resterà di questi anni 80“, canzone che Raf ha scritto nel 1988. Il musicista ha anche ricordato il suo legame con la cittadina termale, dove molti anni fa incontrò quella che sarebbe diventata sua moglie: “Da sempre ho un legame speciale con Saint-Vincent, qui ho conosciuto una ragazza con cui poi non mi sarei mai più lasciato”.

C’è spazio per tanta storia della musica italiana e il sentimento è che l’emozione nel sentire alcune note inconfondibili sia intergenerazionale e trasversale, così come il sentimento di appartenenza che diversi brani portano con loro. Chiunque, sulle prime note di Gente di Mare si ricorda di averla fischiettata su di un muretto, di averla sentita provenire da una radio gracchiante o di averla ascoltata cantata male e stonata dalle compagne delle elementari che, a loro volta, l’avevano sentita alla televisione mentre diventava un successo all’Eurofestival del 1987.

La scaletta è ricca e non senza sorprese, anche grazie ai bravissimi musicisti che inanellano assoli di tromba, sax e chitarre, spesso sopperendo a qualche buco nei testi, mentre il pubblico canta e riempie con emozione le parole che mancano ai due cantanti. Si susseguono hit come “Sei la più bella del mondo”, “Si può dare di più” (cantata in origine dal trio Ruggeri, Tozzi Morandi al Sanremo dell’87 e divenuta poi inno della nazionale cantanti in cui militavano i tre artisti), “Ti pretendo”, “Notte rosa” e l’inconfondibile “Stella Stai”, per citarne solo alcune.

Il concerto di Saint-Vincent registra più di 500 biglietti venduti, un successo nonostante le vendite stentassero a decollare a solo 2 settimane dall’evento, ma che invece hanno avuto una pinta decisiva sotto data per i due artisti che hanno iniziato il loro vero sodalizio a due nel 2017 quando, all’Arena di Verona, Raf e Umberto Tozzi si sono ritrovati all’anfiteatro in occasione del concerto-evento di Tozzi “40 Anni Che Ti Amo” e hanno deciso di tornare a collaborare e di cantare insieme condividendo lo stesso palco.

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