JVLI racconta Milano e il suo terzo disco d’oro
Con tre brani (“Girasole” di Cicco Sanchez, “Il giro del mondo” e “Ci sarò” di Alfa) e un album (“Unico” di Fred De Palma) da disco d’oro, Julien Boverod, in arte JVLI, si fa sentire anche a Milano. Il giovane producer e DJ valdostano ha intrapreso la sua avventura nel mondo della musica da giovanissimo: appena maggiorenne si è trasferito a Torino per inseguire il suo sogno di diventare producer e lavorare nella musica. Nel giro di qualche anno, non senza fatica e tanta perseveranza, è riuscito a far partire la sua carriera. Nel 2017 si è messo in società con Keezy (un altro produttore) e insieme hanno prodotto il disco “Truman” di Shade che contiene anche una hit virale. Nel giro di pochi anni Julien ha collaborato con artisti di fama internazionale come Fred de Palma, Baby K, Boro Boro e molti altri, lavorando con loro a singoli, remix e album.
Trasferitosi a Milano stabilmente nel 2021, dopo un anno di rallentamento dovuto al covid, Julien è arrivato nel nuovo ambiente che, racconta, ha facilitato molto il suo lavoro: “come un po’ per tutti i mestieri in cui c’è di mezzo l’arte, Milano è proprio il posto in cui stare, ti dà tante possibilità e tante occasioni di fare contatti e di conoscere gente. Anche una semplice uscita diventa un’opportunità per parlare di lavoro”.
Il nuovo ambiente milanese ha favorito anche la già avviata collaborazione con Alfa che è valsa al producer il suo terzo disco d’oro, “Ci sarò di Alfa è uno dei progetti che ho fatto da quando sono qui a Milano. Era agosto quando abbiamo iniziato e l’idea è nata in un giorno – ci lavoravo già a Torino – ma da quando sono qui si è tutto velocizzato molto, possiamo vederci anche in settimana e la collaborazione è molto più facile”. Ma per fare musica non basta vivere a Milano, ci vuole costanza, creatività e tanta voglia di mettersi alla prova. “Le mie giornate iniziano con un allenamento, poi alle 10 arrivo in studio, inizio a lavorare e… finisco quando finisco. E questa è la mia routine, all’infinito, ogni giorno, ma in senso positivo!”. Julien dimostra la passione per il suo lavoro ad ogni parola, oltre che con il successo dei suoi pezzi: quando si tratta di creare qualcosa di nuovo il suo obiettivo è di farlo sempre nel miglior modo possibile, creando qualcosa di cui andare fieri. “Una cosa che cerco di fare sempre è cercare di mettermi nei panni di un ascoltatore che sente per la prima volta… deve essere qualcosa che mi piace, che ci lavoro tutto il giorno e devo avere voglia di metterla su anche quando tono a casa in macchina. L’importante è che io ne vada fiero”.
Un progetto di cui JVLI è molto soddisfatto, anche perché ha saputo metterlo alla prova, è “l’ultimo mixtape di Fred De Palma, uscito il mese scorso, perché ho avuto la possibilità di lavorare con artisti che stimo molto e mi è stata affidata la direzione artistica completa del disco, una grande responsabilità, impegnativa ma anche molto gratificante. È qualcosa in più rispetto al produrre e basta, devi consigliare, devi saper capire cosa manca nel progetto, come renderlo coeso. Molto più creativa e più completa è bello perché hai sottomano tutto”.
Dopo questa prima esperienza nella direzione artistica, Julien ha curato – più recentemente – anche quella di “Manie” di Axos (rapper milanese emergente). “Mi piace molto ma non lo farei sempre, perché porta via tanto tempo ed è comunque una grande responsabilità”. Un’occasione per migliorarsi e per imparare nuovi aspetti del mondo della produzione musicale, per Julien le opportunità di crescere e confrontarsi con artisti e producer sono continue, soprattutto grazie all’ambiente stimolante. “Venendo da una città piccola come Aosta in questo mondo ho sempre da imparare, soprattutto lavorando con grandi nomi come Fred e Baby K, che hanno una grande esperienza con diversi produttori e tanti artisti. Quando collaboriamo mi insegnano molto, sia dal lato umano come creare contatti e gestire il processo creativo, ma anche dal lato tecnico”.
Per Julien queste collaborazioni si sono spesso trasformate in una vera e proprie intesa: dopotutto si tratta di dare vita ad un prodotto artistico e quindi “si deve creare quella vibe tra produttore e artista, è proprio una vicinanza di anime, un processo creativo che funziona meglio quando è tutto più spontaneo, più leggero, e ci si diverte proprio”. Insomma, tra dischi d’oro, tanti progetti all’attivo e nuova musica, JVLI continua a stupire e ad emozionare non soltanto in Valle d’Aosta, ma anche a Milano.