La grande fotografia di Inge Morath arriva al Centro Saint-Bénin

Venerdì 18 ottobre, alle 18, verrà inaugurata la mostra "Inge Morath. La fotografia è una questione personale" dedicata alla grande artista, prima fotogiornalista donna dell'agenzia Magnum. In mostra, anche due nuove sezioni mai esposte prima in Italia.
Inge Morath
Cultura

Annunciata a metà giugno, la data è confermata: venerdì 18 ottobre, alle 18, verrà inaugurata al Centro Saint-Bénin di Aosta, la mostra Inge Morath. La fotografia è una questione personale, a cura di Brigitte BlümlKaindl, Kurt Kaindl e Daria Jorioz, che sarà visitabile fino al 16 marzo 2025.

Morath è stata la prima fotografa ad essere nominata membro della celebre agenzia Magnum Photos, fondata nel 1947 a New York da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandiver.

Attraverso oltre 150 immagini e documenti originali, l’esposizione ripercorrerà il cammino umano e professionale di Inge Morath, dagli esordi al fianco di Ernst Haas e Cartier-Bresson fino alla collaborazione con prestigiose riviste come Picture, Life, Paris Match, Saturday Evening, Post e Vogue, attraverso i suoi principali reportage di viaggio.

Il titolo scelto La fotografia è una questione personale è tratto da una dichiarazione dell’autrice ed evidenzia la stretta correlazione fra il suo cammino umano e quello professionale. Che si trattasse di celebrità o di gente comune, di singole persone o di comunità, infatti, le immagini di Morath sanno cogliere gli aspetti più intimi e profondi dei soggetti.

Le sue fotografie ne riflettono la sensibilità umana ancor prima che quella professionale, ma al tempo stesso sono assimilabili a vere e proprie pagine del suo diario di vita. Lei stessa, infatti, ha detto: “La fotografia è essenzialmente una questione personale, la ricerca di una verità interiore”.

Inge Morath - Inghilterra
Inge Morath – Inghilterra

Il suo lavoro riesce anche a cogliere l’anima dei luoghi, attraverso i suoi principali reportage di viaggio, che preparava con cura maniacale studiando la lingua, le tradizioni e la cultura di ogni paese dove si recava, fossero essi l’Italia, la Spagna, l’Iran, la Russia, la Cina. Una cura tale arrivata al punto che il marito, il celebre drammaturgo americano Arthur Miller, ricordava che “non appena vede una valigia, Inge comincia a prepararla”.

Il progetto espositivo, realizzato specificamente per il Centro Saint-Bénin, si sviluppa in quattordici sezioni tematiche che ripercorrono le principali esperienze professionali di Morath, dalle fotografie dei suoi esordi realizzate a Venezia nel 1955, fino ai celebri reportage in Spagna, Inghilterra, Iran, Francia, Austria, Messico, Irlanda, Romania, Stati Uniti d’America e Cina.

Un’ulteriore sezione sarà dedicata alla serie Mask, frutto della collaborazione con l’illustratore Saul Steinberg. Il percorso all’interno di queste sezioni verrà arricchito da fotografie a colori che dialogheranno con la produzione in bianco e nero dell’autrice.

Inge Morath - Nevada Set of "The Misfits", Marilyn Monroe
Inge Morath – Nevada Set of “The Misfits”, Marilyn Monroe

Non solo, dal momento che la mostra si arricchisce di due nuove sezioni mai esposte prima in Italia, con istantanee a colori ricavate dai reportage che la fotogiornalista, originaria di Graz, ha realizzato nel 1959 in Tunisia e nel 1960 nella striscia di Gaza.

“Inge Morath è stata non soltanto l’assistente di Henri Cartier-Bresson ma anche una delle prime donne, assieme a Eve Arnold, ad entrare nella famosa Agenzia Magnum – sottolinea l’assessore ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz –. Il Centro Saint-Bénin di Aosta, sede che si è distinta negli ultimi decenni per la realizzazione di mostre fotografiche di riconosciuto rilievo, ospitando i grandi nomi della fotografia, da Robert Doisneau a Robert Capa, Steve McCurry, Edward Burtynsky, Pepi Merisio, Vittorio Sella e Tina Modotti, conferma la sua vocazione culturale legata a questo mondo e la solidità della sua programmazione espositiva”.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue italiano-francese pubblicato da Dario Cimorelli Editore con le riproduzioni delle opere e con i testi critici di John P. Jacop, Kurt Kaindl e Brigitte Blüml-Kaindl, Daria Jorioz e Marco Minuz. Il catalogo sarà acquistabile in mostra al prezzo di 30 euro.

Biglietti: Intero 8 euro, ridotto 6 euro. Ingresso gratuito per i minori di 18 anni.
Mostra inserita nel circuito di Abbonamento Musei.
Orari di apertura: martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18

Inge Morath

Nata a Graz nel 1923, ha studiato lingue all’Università di Berlino e Bucarest e lavorato come interprete per il Servizio americano d’informazione. Nel 1953 si è unita alla celebre Magnum Photos Agency, diventando membro ufficiale nel 1954. In quegli anni ha lavorato, come assistente, per i fotografi Ernst Haas e Henri Cartier-Bresson.

Nel 1955 ha pubblicato la sua prima collezione di fotografie e alla fine della carriera si contano 30 monografie. Il 17 febbraio 1962 ha sposato lo scrittore Arthur Miller, in precedenza marito dell’attrice Marilyn Monroe. La coppia ha due figli, Rebecca (celebre regista e sceneggiatrice) e Daniel.

È morta all’età di 78 anni, nel 2002, a New York. Negli anni Duemila viene costituita la Fondazione Inge Morath negli Stati Uniti d’America e il suo archivio viene conservato presso l’Università di Yale.

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