La pietra di Donato Savin in mostra a Brindisi

Lo scultore di Cogne espone - fino al 9 gennaio - le sue opere al Museo Archeologico “Francesco Ribezzo”, che ospita una mostra antologia che ripercorre, attraverso trenta opere, tutto il suo percorso artistico.
Alcune stele scolpite da Donato Savin
Cultura

Lo scultore valdostano Donato Savin espone le sue opere al prestigioso Museo ArcheologicoFrancesco Ribezzodi Brindisi.

A partire da oggi, 13 novembre, e fino al 9 gennaio 2022 il museo pugliese ospiterà infatti una mostra antologia che ripercorre, attraverso trenta opere esposte, tutto il percorso artistico dello scultore cogneinze.

Negli ultimi cinque anni di attività Savin ha esposto in diverse sedi prestigiose, su tutto il territorio nazionale: a Torino, nel Museo Nazionale della Montagna, (2017) , ad Aosta, nel Museo dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans così come a Trento in occasione del Film Festival, con le sue opere esposte nel cortile di Palazzo Thun, o ancora nel Museo Civico di Belluno tra l’ottobre 2019 ed il gennaio 2020.

Entrato a far parte del movimento artistico degli “Arcani”, sostenuto dalla Galleria SangiorgioArte, nel 2021 partecipa ad una grande collettiva in Umbria a Deruda, nella “Antica Fornace Famiglia Grazia”.

Ora, tre grandi steli dell’artista sono state poste sulla piazza del Museo Archeologico salentino, sculture che faranno da contraltare alle tre figure poste a guardia dell’antica porta romana sulla via dell’Helvetia.

I progetti per il futuro

Per il prossimo futuro, invece, è in preparazione per il 2022 una grande esposizione dell’artista nelle prestigiose sale del Museo della Cultura Materiale di Tarragona, in terra catalana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte