Lo spirito di “Batezar” scenderà il 7 novembre sul palco del Teatro Giacosa

A dieci anni dalla morte, il Centre d'études franco-provençales René Willien, la FVTP e l'assessorato regionale alla Cultura, presentano "Pierre Vietti, dix ans après", per ricordare una delle figure miliari del teatro popolare valdostano.
La conferenza stampa di presentazione dello spettacolo
Cultura
"Quando una persona scompare, dopo un primo momento di commozione cui si legano forti emozioni, il ricordo di questa rimane in ambito famigliare. A coloro che restano, soprattutto quando si tratta di persone speciali che hanno lasciato un segno grazie alla loro azione, è affidato il compito di ravvivarne il ricordo". Con questa premessa, Alexis Bétemps, presidente del Centre d’etudes franco-provençales "René Willien", ha spiegato, in occasione della conferenza stampa dell’evento, i motivi che hanno portato a mettere in moto quella macchina organizzativa che il 7 novembre 2008, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta, porterà in scena lo spettacolo "Pierre Vietti, dix and après" ed in particolare lo spirito di "Batezar", soprannome di Pierre Vietti, attore, poeta, autore teatrale, fondatore insieme a René Willien dello "Charaban" e ancora animatore radio.
La rappresentazione del 7 novembre sarà una serata non retorica, a dieci anni dalla morte (1924 – 1998), per ricordare un uomo che, con la sua azione e passione, rappresenta ancora oggi una delle figure centrali del mondo culturale ed in particolare del teatro popolare valdostano. Pierre Vietti, infatti, è tra i fondatori del Teatro dialettale valdostano, ha scritto pièces e testi che ancora oggi sono una pietra miliare: sette atti unici e quei famosi monologhi che tutti i valdostani hanno imparato a conoscere, sia in teatro che alla "Voix de la Vallée". Senza parlare dei personaggi da lui creati che si rincorrono quotidianamente nel Teatro in patois: "Lo Senteucco", "Lo Secrétero", "Salomon di Mantcheun", "l'Esper", "La Vevva" e altri ancora.

Lo spettacolo, i cui primi ingranaggi hanno cominciato a muoversi la primavera scorsa, vedrà sulla scena 20 attori, appartenenti a diverse compagnie teatrali della Fédérachòn Valdoténa di Téatro Populéro, tra gli organizzatori della serata che ha il patrocinio dell’Assessorato regionale alla Cultura. Non si tratterà, tuttavia, della rappresentazione della vita dell’uomo Pierre Vietti, della sua biografia o di alcune sue pièces, bensì di una sorta di evocazione dello spirito teatrale di Vietti che dal 1958 al 1968 ha animato i palcoscenici di Aosta con le sue pièces e personaggi.

 
"Deus ex machina" della rappresentazione è Roger Vuillermin, che ha avuto il non facile compito di scrivere la pièce, di mettere in scena il personaggio Vietti con la sua mimica, i suoi simboli, ma soprattutto di far rivivere lo spirito di "Batezar" e il suo grande amore per il teatro. “Mi assumo ogni responsabilità” ha commentato ironicamente Vuillermin , che non ha voluto anticipare nulla.

Visibilmente commosso, Mario Vietti, figlio di Pierre, presente alla conferenza stampa in rappresentanza della famiglia, si è detto “fortemente emozionato per il fatto che molti, ancora oggi, ricordino con tale affetto “Batezar” aggiungendo di essere "curioso di rivedere lo spirito del padre in scena”.

Laurent Viérin, assessore regionale alla Cultura, nell’evidenziare l’importanza di questo evento ha precisato “Crediamo molto al principio della “restitution” che caratterizza l’azione dell’Assessorato, un principio che non riguarda solo il patrimonio artistico e architettonico della nostra Regione, ma anche quel patrimonio immateriale di cui la Valle è ricca, fatto di tradizioni e di una lingua orale, il patois, che vogliamo valorizzare”. Lo spettacolo è ad entrata gratuita.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte