L’ottava edizione di Plaisirs de Culture si apre ai giardini della Tour de Bramafam

Appuntamento questa sera alle ore 20.30 Durante la serata verranno proiettate rare foto d’epoca con accompagnamento musicale. I partecipanti saranno successivamente guidati alla scoperta dei siti archeologici della Porta Principalis Dextera e delle insulæ 51 e 52 di Augusta Prætoria.
Tour de Bramafan . Foto Pallu
Cultura

Si alza oggi il sipario sull’edizione 2020 di Plaisirs de Culture en Vallée d’Aoste. L’ottava edizione, in programma dal 19 al 27 settembre, partirà questa sera, alle ore 20.30 dai giardini della Tour de Bramafam (con accesso da via Carducci) di Aosta.

Sarà l’occasione per scoprire un’area della città che racchiude insospettabili tesori storico-archeologici. Durante la serata verranno proiettate rare foto d’epoca con accompagnamento musicale dell’Atelier des cuivres du Conservatorie de la Vallée d’Aoste & Bb brass Ensemble, diretti da Stefano Viola. I partecipanti saranno successivamente guidati alla scoperta dei siti archeologici della Porta Principalis Dextera e delle insulæ 51 e 52 di Augusta Prætoria. Le visite saranno allietate dalla musica dello SFOM Early Strings Consort, coordinato dal prof. Sergio Pugnalin.

L’edizione 2020 di Plaisirs de Culture vede la partecipazione di 40 partner per un totale di oltre 100 iniziative tra visite, laboratori, conferenze, escursioni e aperture straordinarie a ingresso gratuito o a tariffa ridotta.

Turisti e residenti potranno innanzitutto tornare ad animare i castelli, in particolare quest’anno i manieri di Cly e Ussel. Il Castello Gamba di Châtillon ospiterà la II edizione del Gamba Fest, un originale festival fra cultura e natura all’insegna delle molteplici declinazioni del contemporaneo. Al Castello di Sarre saranno presentati due volumi: Le cacce reali di Pietro Passerin d’Entrèves e La Valle dei Castelli a cura di Viviana Maria Vallet e Maria Vassallo.

Tra i protagonisti ci saranno anche i siti archeologici con le aperture straordinarie delle insulae 51 e 52 di Augusta Praetoria (presso il Giardino dei Ragazzi di via Festaz), dell’area funeraria fuori Porta Decumana (in C.so Battaglione) e dell’Anfiteatro romano (presso il convento di Santa Caterina) che, insieme al vicino Teatro, sarà oggetto di particolari visite guidate alla scoperta del quartiere degli spettacoli di epoca romana.

All’Area megalitica saranno organizzati nuovi laboratori per famiglie e un’interessante conferenza dalla Preistoria al Barocco, a cura di Gianfranco Zidda e Cinzia Joris, mentre al Museo Archeologico Regionale saranno proposti coinvolgenti viaggi nel tempo.

Il programma offrirà la possibilità di scoprire, insieme agli archeologi, le inedite tracce del Foro Romano di Aosta: dal più noto Criptoportico fino ai resti meno conosciuti e alle recenti acquisizioni rese possibili dagli scavi tuttora in corso in piazza San Giovanni XXIII.

In evidenza anche le mostre: Impressionismo tedesco. Lieberman, Slevoght, Corinth dal Landesmuseum di Hannover al MAR-Museo Archeologico Regionale, oggetto di visita guidata con la curatrice Daria Jorioz; Memorie di terra. Storie ordinarie di persone straordinarie al Centro Saint-Bénin; Ritornanti. Presenza della figurazione nella scultura italiana al Castello Gamba di Châtillon.

Partner consolidato la Fondation Grand Paradis, presente anche quest’anno con visite e attività nei castelli di Introd e Châtel Argent, alla cripta romanica di Saint-Léger a Aymavilles, al Centro espositivo Alpinart di Cogne fino allo Special event del 23° Gran Paradiso Film Festival.

Ingresso gratuito o a tariffa ridotta anche per musei e spazi culturali sul territorio: dal Museo Alpino Duca degli Abruzzi di Courmayeur al MAV di Fénis; dal MAIN di Gignod all’Alpenfauna Museum Beck-Peccoz di Gressoney-Saint-Jean, fino alla Maison-Musée Berton di La Thuile, ai musei di Perloz, dedicati alla Resistenza e alla scuola di una volta, al Museo etnografico Maison Gérard-Dayné e alle Miniere di magnetite di Cogne.

Per quanto riguarda le novità, partendo dall’Alta Valle, le iniziative del Parco della Lettura di Morgex, a Saint-Nicolas saranno le poesie dell’abate J. B. Cerlogne ad accogliere i visitatori  nel museo a lui dedicato, cuore delle attività del Centre d’études franco-provençales René Willien.

Per la prima volta a Plaisirs de culture, Les amis du Cimetière du Bourg accompagneranno alla scoperta dell’antico cimitero di Sant’Orso dove sono sepolte numerose personalità della storia valdostana.

Anche l’Università della Valle d’Aosta aderisce all’iniziativa proponendo un incontro dedicato alla valorizzazione dello sport come patrimonio culturale materiale e immateriale, mentre la SFOM-Scuola Formazione Orientamento Musicale e l’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta – Conservatoire de la Vallée d’Aoste proporranno concerti e spettacoli alla Torre dei Balivi e alla Cittadella dei Giovani di Aosta.

Lasciando il capoluogo, la rassegna farà tappa all’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy, primo Starlight Stellar Park in Italia dove, grazie ad un sistema di proiezione digitale completamente rinnovato nell’ambito del progetto Interreg Alcotra “EXO/ECO” che verrà presentato al pubblico proprio in occasione di Plaisirs de culture, sarà possibile scoprire la volta celeste e i suoi astri, riprodotti sulla maestosa cupola del Planetario.

Rimanendo in questa zona, verranno organizzate due escursioni curate dalla sezione valdostana del CAI – Club Alpino Italiano, nuovo partner dell’edizione 2020, dedicate alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, con una particolare attenzione alla geologia.

Al castello di Fénis verrà proposto un approccio innovativo in collaborazione con l’UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Valle d’Aosta: il consueto percorso, infatti, sarà arricchito da una tappa in una stanza appositamente allestita per l’esplorazione tattile.

A Valtournenche, inoltre, la Maison de l’Alpage aprirà le sue porte con inedite e simpatiche attività dedicate alla vita dell’alpeggio rivolte alle famiglie.

Al castello di Issogne si potranno scoprire i numerosi graffiti lasciati sulle pareti dagli abitanti e dagli ospiti nel corso dei secoli, la cui lettura, guidata da Omar Borettaz, rivelerà la quotidianità della nobile dimora negli ultimi cinque secoli. Vi sarà, inoltre, a cura dell’Ufficio Laboratorio analisi scientifiche della Soprintendenza, la possibilità di un approfondimento tematico legato al mondo della scienza applicata all’arte utile a capire in che modo la diagnostica può supportare il restauratore nell’intervento conservativo. E sempre in compagnia dei restauratori si potrà esplorare la suggestiva chiesa di Fontaney situata a monte del centro storico di Pont-Saint-Martin.

Qui tutto il programma completo

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