Raffaele Morelli apre l’estate del Forte di Bard, il testimone passa poi all’agenzia Magnum

Domenica 16 giugno, Raffaele Morelli direttore dell’Istituto Riza, apre il ventaglio di appuntamenti del Forte. Il 20 inaugura la mostra “Magnum Contact Sheets" con padrini d'eccezione quali Pellegrin, McCurry, Marlow, Kalvar, Barbey, e Arthur.
Dali Atomicus -© Philippe Halsman/Magnum Photos
Cultura

L’Estate del Forte di Bard si apre domenica 16 giugno, alle ore 21 con la conferenza di Raffaele Morelli, direttore dell’Istituto Riza Psicosomatica. Il primo appuntamento del lungo palinsesto estivo messo a punto dal Forte si concentra sul tema “Il nostro lato oscuro”, un approfondimento su tutti quei comportamenti che ci appaiono irrazionali analizzandone le cause più profonde. “A volte ci sorprendiamo di commettere azioni che ci sembrano non appartenere al nostro carattere – spiega Raffaele Morelli – Nel profondo di noi stessi regna un’ombra che a volte ci assale e ci travolge. Eppure proprio in quest’ombra riposa il più grande dei tesori: la nostra essenza. Siamo noi stessi solo se sappiamo andare d’accordo con il nostro lato oscuro”. La serata si svolgerà nella struttura allestita in Piazza d’Armi. L’ingresso è gratuito sino all’esaurimento degli 850 posti disponibili ma la prenotazione è obbligatoria: t. 0125 833886 – prenotazioni@fortedibard.it L’incontro con Morelli, grande divulgatore e psicoterapeuta apprezzato, darà il “la” ad un ricco pentagramma che spazierà dall’immagine alla musica con nomi prestigiosi.

Il 21 giugno aprirà, infatti, al pubblico la prima mondiale della mostra “Magnum Contact Sheets, un evento coprodotto da Agenzia Magnum e il Forte che diventa un’occasione unica per scoprire il processo creativo che si cela dietro le più famose immagini della più prestigiosa agenzia fotografica al mondo. L’editing, la scelta, è uno dei momenti focali del processo creativo. La scelta dell’immagine che diventerà forse icona sta tutto lì, in quell’allineamento di immagini di ridotte dimensioni che una volta analizzate e scelte secondo criteri che scopriremo, sono diventate immagini che hanno fatto la storia della fotografia e il giro del mondo. D’altronde Henri Cartier-Bresson, tra i fondatori di Magnum ben riassume questo processo nella frase “Estrarre una buona fotografia da un foglio di provini è come scendere in cantina e prendere una buona bottiglia da condividere”. Dunque il sodalizio tra le due prestigiose istituzioni illustra così il ruolo dei provini a contatto all’interno dell’archivio di lavoro Magnum. La mostra proporrà scatti indimenticabili come lo sbarco in Normandia di Robert Capa, il 1968 a Parigi di Bruno Barbey, i funerali di Robert Kennedy di Paul Fusco, la guerra del Vietnam di Philip Jones Griffiths e l’11 settembre di Thomas Hoepker.

Magnum Contact Sheets presenterà circa 80 provini a contatto, insieme all’immagine finale data alle stampe, in formati vintage e modern prints, rappresentativi dell’intero gruppo di fotografi Magnum, inclusi i pionieri come Henri Cartier-Bresson, Eve Arnold, René Burri, Philippe Halsman and Elliott Erwitt, sino ai grandi di oggi come Jim Goldberg, Alec Soth, Paolo Pellegrin e Trent Parke.
Il 20 giugno a mettere a battesimo la mostra nel corso di una cerimonia di inaugurazione a porte chiuse, non aperta al pubblico, ci saranno padrini di eccezione quali i fotografi Magnum Paolo Pellegrin, Steve McCurry, Peter Marlow, Richard Kalvar, Bruno Barbey, Olivia Arthur, oltre l’Amministratore Delegato e la direttrice Europa di Magnum Photos, Giorgio Psacharopulo e Lorenza Bravetta.

 

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