Sopravvivenza di Emilio Ricci è la prima classificata del concorso Fotografare il Parco

27 Febbraio 2023

Sono stati  oltre 420 i partecipanti alla XVI edizione del contest internazionale “Fotografare il Parco”, per un totale di oltre 3100 le fotografie presentate in concorso. La giuria della competizione ha però scelto di assegnare il primo posto all’immagine “Sopravvivenza” scattata da Emilio Ricci e raffigurante un camoscio accovacciato e parzialmente coperto dalla neve; seguono rispettivamente al secondo e al terzo posto lo scatto del cielo notturno della Valsavarenche “Velo di nuvole” di Luca Nasigrosso e lo scatto di una nebbiosa giornata invernale nel bosco che già preannuncia la primavera “Tra inverno e primavera” di Elisa Confortini.

Il concorso

Il concorso “Fotografare il Parco” è un appuntamento immancabilmente organizzato dai Parchi nazionali di Stelvio, Gran Paradiso, Abruzzo, Vanoise, Lazio e Molise con il patrocinio di Alparc e Federparchi e la collaborazione de “La Rivista della Natura”. Dedicato alle aree protette partner dell’iniziativa, esso suscita grande interesse tra gli appassionati di fotografia paesaggistica e naturalistica spingendoli annualmente a presentare fotografie di elevato valore estetico, narrativo o descrittivo.

“La fotografia naturalistica è uno strumento importante per la conoscenza e per l’empatia che crea verso la bellezza racchiusa nella natura a condizione però che venga realizzata nel rispetto della stessa – si legge nella nota rilasciata dall’oramai centenario Parco nazionale del Gran Paradiso -. Negli elementi di valutazione delle foto premiate da parte della giuria è stato inserito pertanto anche il disturbo alla fauna o agli ambienti”.

La premiazione

Saranno le scuderie del Forte di Bard la cornice tutta valdostana dell’esposizione ufficiale delle vincitrici del concorso “Fotografare il Parco” 2023 in prossimo allestimento da domenica 26 marzo a martedì 25 aprile.

In occasione del sessantesimo anniversario del Parc national de la Vanoise, è una grande soddisfazione constatare come anche questa sedicesima edizione del concorso abbia riscontrato interesse e partecipazione – il commento invece di dirigenza e staff del parco francese -. È grande il contributo delle fotografie presentate nel far conoscere i gioielli dei nostri parchi, ciò che dimostra come questi fotografi facciamo parte della famiglia dell’area protetta e contribuiscano a celebrare al meglio questo anniversario di tutela della montagna e della biodiversità”.

I premiati

Nelle categorie dedicate ai paesaggi delle singole aree protette ad affermarsi sono state “Layer”, realizzata a Forca d’Acero da Marco Pantanella, l’”Era glaciale”, realizzata sul ghiacciaio del Gran Paradiso da Jacopo Ursitti, l’“Ortles” realizzata all’interno del Parco nazionale dello Stelvio da Dario Fedele e “Primordial” realizzata sul Lago di Moncenisio da Marco Barone.

Nella categoria “Fauna selvatica” del parco sono salite sul podio “Discussioni fra coniugi” di Maurizio Giovannini, “Sguardo al tramonto” di Massimo Arcaro e “Cucù. Lepre alpina” di Denis Bertanzetti; mentre nella categoria “Micromondo del parco e dettagli naturali” hanno convinto i giudici gli scatti “Jurassic world” di Andrea Belingheri, “L’escluso” di Giuseppe Bonali e “Nel mondo del gambero” di Iacopo Nerozzi, nella categoria “Mondo vegetale del parco” i premi sono toccato a “Il solitario” di Massimo Arcaro, “Forca d’acero”di Paolo Pucci e Morning dew” di Edwig Vanhassel.

Se, poi, all’immagine “Una casa tra le stelle” di Roberto Bertero è stato attribuito il premio speciale “Interazione tra uomo e ambiente”, l’alto livello delle realizzazioni candidate nonché la correlata difficoltà nel decretare una classifica precisa hanno indotto la giuria a segnalare ulteriori otto immagini: tra di esse “Notte di tempesta” di Luca Casale, “Bramito” di Emilio Ricci, “All’ombra del Gran Nomenon” di Fabrizio Gottardi, “Loving vincent” di Lorenzo Shoubridge, “Tramonto in Paradiso” di Roberto Bertero, “Foreste senili” di Riccardo Mattea, “Onde” di Giacomo Albo e “Lo spirito del bosco” di Elisa Confortini.

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