Torna al Forte di Bard, per la sua 60ª edizione, Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum. Le immagini vincitrici saranno esposte dal 21 marzo al 6 luglio 2025.
Il concorso, quest’anno, ha registrato un record di candidature, ben 59.228, con fotografi di tutte le età e livelli di esperienza provenienti da 117 paesi.
Ad essere stato premiato come fotografo naturalista dell’anno 2024 è stato il fotoreporter canadese per la conservazione marina Shane Gross, con l’immagine The Swarm of Life, un racconto “magico” nel mondo sottomarino dei girini di rospo.
La fotografia è stata scattata mentre Gross faceva snorkeling tra tappeti di ninfee nel Cedar Lake sull’isola di Vancouver, nella Columbia Britannica, assicurandosi di non disturbare i sottili strati di limo e alghe che ricoprono il fondo del lago. Una specie quasi minacciata a causa della distruzione dell’habitat e dei predatori.
Alexis Tinker-Tsavalas, fotografo tedesco, si è aggiudicato invece il Young Wildlife Photographer of the Year 2024 per l’immagine Life Under Dead Wood (C’è vita sotto il legno morto), che raffigura i corpi fruttiferi della muffa melmosa e un minuscolo collembolo.
Due gli italiani premiati: Fortunato Gatto, vincitore della categoria Piante e funghi con lo scatto Old Man of the Glen (Il vecchio della valle) e con menzione d’onore nella stessa categoria per High tide indicator (Indicatore di alta marea) e A carpet of woods (Un tappeto di boschi); Filippo Carugati ha ricevuto la Menzione d’onore nella categoria “Subacquee” con lo scatto Green, thin and rare to see (Verde, magro e raro da vedere).
Per celebrare il sessantesimo anniversario del concorso è stato introdotto il premio Impact Award che riconosce il successo nella conservazione; una storia di speranza e di cambiamento positivo. L’Adult Impact Award è stato assegnato al fotografo australiano Jannico Kelk per Hope for the Ninu (Speranza per i Ninu), l’immagine di un bilby maggiore in una riserva recintata, in modo che il piccolo marsupiale possa prosperare dopo essere stato portato quasi all’estinzione da predatori come volpi e gatti.
Liwia Pawłowska dalla Polonia si è aggiudicata il Young Impact Award per Recording by Hand (Registrazione a mano): un esemplare di sterpazzola rilassata durante l’inanellamento degli uccelli, tecnica che aiuta gli sforzi di conservazione registrando la lunghezza, il sesso, le condizioni e l’età di un uccello per aiutare gli scienziati a monitorare le popolazioni e tracciare i modelli migratori.
Annunciati i vincitori di “Wildlife Photographer of the Year”
9 ottobre 2024

Sono stati svelati martedì 8 ottobre, a Londra, i vincitori della 60ª edizione di Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum. Immagini vincitrici che saranno esposte al Forte di Bard dal 21 marzo al 6 luglio 2025.
Il concorso, quest’anno, ha registrato un record di candidature – ben 59.228 – da parte di fotografi di tutte le età e livelli di esperienza provenienti da 117 paesi. Le immagini sono state giudicate in modo anonimo da una giuria internazionale di esperti in base all’originalità, alla narrazione, all’eccellenza tecnica e alla pratica etica.
Il fotoreporter canadese per la conservazione marina Shane Gross è stato premiato come fotografo naturalista dell’anno 2024 per l’immagine The Swarm of Life, un racconto magico nel modo sottomarino dei girini di rospo. La fotografia è stata catturata mentre faceva snorkeling tra tappeti di ninfee nel Cedar Lake, sull’isola di Vancouver, nella Columbia Britannica, assicurandosi di non disturbare i sottili strati di limo e alghe che ricoprono il fondo del lago. Una specie quasi minacciata a causa della distruzione dell’habitat e dei predatori.
Alexis Tinker-Tsavalas, fotografo tedesco, si è invece aggiudicato invece il Young Wildlife Photographer of the Year 2024 per la sua immagine ravvicinata Life Under Dead Wood, che raffigura i corpi fruttiferi della muffa melmosa e un minuscolo collembolo.
I due vincitori del Gran Title sono stati selezionati tra i 18 vincitori di categoria che mettono in mostra la meraviglia e la ricchezza della biodiversità del nostro pianeta e, in molti casi, fanno anche luce sulle numerose sfide che la fauna selvatica di tutto il mondo deve affrontare oggi.
Per celebrare il sessantesimo anniversario del Wildlife Photographer of the Year, e in linea con la visione del Museo di un futuro in cui sia le persone che il pianeta prosperano, il concorso ha introdotto l’Impact Award sia per la categoria Adult sia per quella Young Photographer.