Graduatorie insegnanti, manca l’ordinanza ministeriale

A scriverlo è l'Amministrazione scolastica, che spiega anche: "La definizione delle graduatorie avviene con procedura informatizzata, realizzata nell’ambito del sistema informativo del personale del Ministero, cui la Regione non ha accesso".
Scuola, insegnanti, alunni
Economia

Gli insegnanti, e in ultimo anche il Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento, battono il colpo, e l’Amministrazione scolastica risponde.

“La disposizione nazionale di recente emanazione – si legge in una nota – non riguarda l’aggiornamento delle graduatorie di istituto, ma la costituzione di nuove graduatorie per le supplenze a livello provinciale e, quindi, in Valle d’Aosta a livello regionale. Da queste nuove graduatorie regionali si ricaveranno anche le nuove graduatorie d’istituto. L’ordinanza ministeriale che deve disciplinare la costituzione di queste graduatorie provinciali non è però ancora stata emanata”.

Per questo, infatti, l’Amministrazione scolastica spiega che “non si tratta di non volersi allineare alla scelta del Ministero dell’Istruzione, ma del fatto che la tempistica di realizzazione delle nuove graduatorie regionali è incompatibile con il prioritario interesse dell’Amministrazione scolastica regionale di assicurare il corretto avvio dell’anno scolastico 2020/2021. Infatti, la disposizione prevede che la presentazione delle istanze, la loro valutazione e la definizione delle graduatorie avvengano con procedura informatizzata, che è realizzata nell’ambito del sistema informativo del personale del Ministero dell’Istruzione, cui la Regione non ha accesso atteso che il personale docente ed educativo della Valle d’Aosta appartiene ai ruoli regionali e non a quelli statali”.

Questione che, quindi, “imporrà di realizzare un’analoga procedura informatizzata regionale, in attuazione della disciplina dell’emananda Ordinanza ministeriale, con gli adattamenti necessari per l’ulteriore requisito di conoscenza della lingua francese contemplato dall’ordinamento regionale. Gli imprescindibili tempi tecnici necessari all’implementazione del sistema informatico regionale, alla presentazione delle istanze, alla loro valutazione, alla definizione delle graduatorie, nonché alle operazioni di conferimento delle supplenze, non consentono di disporre delle nuove graduatorie regionali per poter assegnare le supplenze già dal mese di settembre, come è sempre avvenuto in Valle d’Aosta a differenza di quanto avviene ordinariamente nel resto d’Italia”.

“L’obiettivo dell’emendamento – si legge ancora nella nota – è quindi quello di consentire il corretto avvio dell’anno scolastico 2020/2021, attraverso l’assegnazione delle supplenze utilizzando le attuali graduatorie di istituto e i relativi elenchi aggiuntivi e dare attuazione alla normativa nazionale per pervenire alla costituzione delle nuove graduatorie regionali da utilizzare per le supplenze dall’anno scolastico 2021/2022. Volendo utilizzare le nuove graduatorie regionali per conferire le supplenze dell’anno scolastico 2020/2021, in attesa della loro predisposizione, si dovrebbero assumere provvisoriamente i supplenti dalle attuali graduatorie d’istituto e dai relativi elenchi aggiuntivi e, una volta disponibili le nuove graduatorie, conferire nuovamente le supplenze attingendo dalle stesse, con il conseguente possibile cambiamento dell’insegnante in corso d’anno”.

I laureati in Scienze della Formazione primaria nel triennio 2017/2020 hanno potuto inserirsi in elenchi aggiuntivi in coda alle graduatorie di istituto di seconda fascia e sono stati, comunque, graduati nell’ambito dell’elenco di appartenenza con la valutazione del proprio punteggio, aggiunge l’Amministrazione.

“Se è pur vero che con la costituzione delle nuove graduatorie regionali tutti gli aspiranti sarebbero collocati con il loro punteggio in un’unica graduatoria senza elenchi aggiuntivi – chiude il comunicato –, la tardiva emanazione della norma nazionale e le misure che occorre mettere in atto per darne applicazione a livello regionale comprometterebbero, purtroppo, il regolare avvio dell’anno scolastico e il venir meno della continuità didattica per il possibile cambiamento del supplente in corso d’anno. Riguardo a quanto sta avvenendo nel resto dell’Italia, va precisato che la procedura di costituzione delle nuove graduatorie provinciali non è ancora stata concretamente avviata perché l’Ordinanza ministeriale attuativa della norma non è ancora stata emanata”.

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