Messa in sicurezza, enogastronomia, servizi online e a domicilio. Confcommercio immagina il Mercato coperto di Aosta

Nel dettaglio, Confcommercio e Fiva, vedono per il primo piano della struttura utilizzato per il mercato ortofrutticolo, ed un piano terra che ospiti i “box” per i prodotti tipici valdostani e, in percentuale ridotta, anche per le altre Regioni, garantendo la rotazione.
Il mercato di Aosta
Economia

Riordino delle aree mercatali di Aosta, restringimento degli spazi tenendo conto delle concessioni revocate – liberando dove possibile dei posti auto occupati inutilmente – e lotta all’abusivismo, anche sugli “allargamenti” fuori norma degli stalli, cui legare lo sviluppo del Mercato coperto.

“Il Mercato coperto deve tornare alle origini – ha spiegato Pierluigi Genta, Presidente di Fiva Valle d’Aosta, la Federazione italiana venditori ambulanti –. Bisogna pensare alla ristrutturazione della struttura, in questo momento resa difficile dalla condizione economica. Basterebbe però, ora, mettere lo stabile in sicurezza per quel che riguarda il tetto, l’ascensore ed il primo piano”.

La proposta di Confcommercio è quella di rimettere in sesto l’edificio per rilanciare l’area e l’attività mercatale: “Il Mercato coperto, così com’è, è arrivato alla fine – commenta invece Graziano Dominidato, presidente dell’Associazione –. Sappiamo esserci l’idea, da parte del Comune, di aspettare delle proposte di project financing, e noi cerchiamo di portare delle proposte migliorative per pensare ad un utilizzo degli spazi ad uso delle attività regionali, degli agricoltori, degli allevatori, dell’enogastronomia e magari anche all’artigianato locale”.

Le proposte di Confcommercio e Fiva

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Nel dettaglio, Confcommercio e Fiva, vedono un primo piano dedicato al mercato ortofrutticolo, ed un piano terra che ospiti i “box” per i prodotti tipici valdostani e, in percentuale ridotta, aperti anche alle eccellenze delle altre Regioni, con la possibilità di garantire – per gli operatori locali, provenienti anche da altri Comuni che non siano solo Aosta – una rotazione da definire.

Non solo, a questo si aggiunge la richiesta di istituire piccole e medie manifestazioni nelle vicinanze del Mercato coperto e dell’area mercatale, pensare ad un budget per la pubblicità, punti di informazione turistica, ma anche caselle per il ritiro di acquisti online e un servizio di consegna a domicilio centralizzato.

Da rifuggire assolutamente, invece, l’occhio interessato – con proposte già allontanate nel recente passato, cercando poi di “blindare” l’offerta della struttura – della grande distribuzione e dei grandi gruppi commerciali: “Questo – ribadisce Dominidiato – deve essere lo spazio per i piccoli produttori, e deve diventare anche uno spazio di socialità. Le idee di project financing sarebbero ben accolte, l’importante però è che ci sia da parte del Comune la volontà di diminuire la burocrazia”.

“Da tempo – chiudono coralmente Dominidiato e Genta – c’è da parte nostra una massima allerta accresciuta oggi dalla crisi Covid. Cittadini ed imprese hanno bisogno di realismo e crescita. Servono politiche nuove per le aree mercatali che vanno ripensate, oltre ad una radicale manutenzione. Esigenze ancor più sentite viste le difficoltà economiche proprie del settore inasprite da ritardi, incertezze e contraddizioni delle amministrazioni”.

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