Arriva l’estate: ai nastri di partenza la stagione delle sagre e delle Veillà

Come ogni anno pentoloni, bottiglie e bicchieri stanno per essere portati in tavola per l'estate enogastronomica valdostana: ci siamo chiesti però se si tratta di un modello ancora vincente a livello turistico.
Prodotti tipici della Valle d'Aosta
Economia, Società

Nell'ultimo anno abbiamo censito oltre 25.000 sagre e feste popolari in Italia. Se consideriamo che di questo elenco non fanno parte le feste religiose, comprese quelle dei Santi Patroni, il dato assume davvero proporzioni stupefacenti. Stando ai numeri sembrerebbe scontata la risposta alla nostra indagine, vale a dire che se si organizzano così tanti momenti di intrattenimento popolari, è perché la cosa funziona ed il pubblico apprezza. Si tratta di capire se è davvero così e quante di queste sagre hanno davvero una valenza turistica.

In effetti quello delle sagre é un modello non propriamente recente che però si consolida negli anni grazie alle sue caratteristiche di autenticità e tradizione che fanno di queste feste il punto di forza; sarà per l'ambiente casereccio che, insieme  alla carta sempre vincente dell'enogastronomia, rappresenta probabilmente il fattore di richiamo maggiore. Lungi dal contestare l'impegno delle tante organizzazioni (maggior parte delle quali volontarie) che lavorano a questi eventi, è necessario evidenziare alcuni limiti ormai evidenti.

Il primo limite è sicuramente il numero di manifestazioni, spropositato se si considera che nella stragrande maggioranza si tratta di eventi dai contenuti pressoché analoghi, talvolta addirittura identici. Ora, fare festa non ha mai fatto male a nessuno ma a livello turistico questa situazione può generare disaffezione, per certi aspetti anche noia eccezion fatta per alcuni fedelissimi.

Il secondo elemento da evidenziare è la mancanza (talvolta) di contenuti coerenti con l'evento. Oltre al pranzo a base di prodotti locali sotto il famigerato tendone, i programmi delle manifestazioni spesso prendono strade ben lontane dall'autenticità e paradossalmente capita di  assistere a forme di intrattenimento del tutto fuori contesto e che poco hanno a vedere con quella realtà locale.

Il terzo punto, forse più delicato perché molto ampio da trattare è l'organizzazione logistica. Organizzazione che comincia dalla difficoltà di stilare calendari concordati a livello intercomunale, che prosegue con la difficoltà di comunicare con metodi e canali corretti l'evento per finire con il grande tema dell'accessibilità viaria (troppo spesso traffico in tilt).

La Valle d'Aosta da questo punto di vista non fa eccezione, sagre e veillà non si contano più. Alcune di queste manifestazioni hanno saputo però raggiungere nel tempo livelli di organizzazione sempre più professionali e sempre meno arrangiati. La risposta è che il pubblico riconosce questi importanti sforzi premiandoci con la loro presenza.

Naturalmente va tenuto conto che non tutte le organizzazioni volontarie valdostane hanno le stesse dimensioni, talvolta i numeri di persone coinvolte nella realizzazione dell'evento sono talmente risicati che risulta difficile creare un evento di richiamo. Per tale motivo molte di queste manifestazioni sono utili ad intrattenere turisti già presenti sul territorio o per attrarre i famosi escursionisti di prossimità per la gita della domenica; con questa formula di evento in quasi nessun caso però si genera reddito alle attività imprenditoriali turistiche (ristoranti, alberghi, commercianti…) che di turismo devono viverci. E' dunque indispensabile prevedere eventi che coinvolgano un numero maggiore di soggetti economici che dialoghino tra loro al fine di integrarsi con i programmi delle manifestazioni.

Per concludere crediamo che tutti coloro che si impegnano gratuitamente per il proprio paese siano da lodare ma va ricordato che in un turismo dove prevale sempre più il cosa fare al dove andare, il ruolo dell'intrattenimento diventa sempre più fondamentale e come tale non può essere lasciato al caso, ma integrato tra tutti i soggetti.

 

Rubrica a cura di TURISMOK

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