Cva spende 340 milioni di euro per crescere nel fotovoltaico

Il gruppo ha siglato un contratto preliminare per l’acquisizione dai fondi Pioneer Point Partners e DavidsonKempner European Partners, del 100% di Sistemi Rinnovabili Srl, società che detiene 42 MW di impianti fotovoltaici operativi, 194 MW di progetti autorizzati e 846 MW di progetti under development.
La sede Cva di Châtillon
Economia

Cva consolida ulteriormente la posizione di primario operatore 100% rinnovabile italiano. Il gruppo ha infatti siglato
un contratto preliminare per l’acquisizione dai fondi Pioneer Point Partners e DavidsonKempner European Partners, del 100% di Sistemi Rinnovabili Srl, società che detiene 42 MW di impianti fotovoltaici operativi, 194 MW di progetti autorizzati e 846 MW di progetti under development, cui si aggiunge una additional pipeline in ulteriore sviluppo per ulteriori 1.200 MW.

Con questa operazione Cva raggiungerà al 2024, 514 MW di capacità installata eolica e fotovoltaica, grazie ai 292 MW apportati da Sistemi Rinnovabili.

“L’acquisizione consentirà a CVA di giocare un ruolo da protagonista nella sfida della transizione energetica. La crescita nel fotovoltaico si affianca alla storica e radicata presenza del Gruppo nell’idroelettrico e ne consolida ulteriormente il profilo di primario operatore rinnovabile italiano, in coerenza con la strategia di diversificazione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica”, ha affermato il Presidente di Cva Marco Cantamessa.

Il corrispettivo pagato per l’acquisizione di Sistemi Rinnovabili è pari a 340 milioni di euro. L’operazione, che genererà un contributo all’EBITDA stimato atteso incrementale cumulato per il quinquennio 2022-2026 pari a 492,3 milioni di euro, si inserisce nel percorso strategico delineato nel Piano Industriale 2026, che prevede circa 650 milioni di euro di investimenti, di cui oltre 410 milioni per nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 383,6 milioni entro il 2024.

“L’operazione riveste una particolare valenza industriale poiché consentirà a Cva di raggiungere in anticipo i target fissati dal piano strategico 2022-2026. Consentirà inoltre a Cva di valorizzare il proprio importante know-how tecnologico e la propria capacità di gestione degli impianti, consentendole di garantire un contributo rilevante alla costruzione di un mix energetico finalizzato al miglioramento dei prezzi per famiglie e imprese oltre che per una maggiore autonomia e sicurezza energetica. Cva potrà altresì conseguire obiettivi di diversificazione e di espansione nella generazione di energia green, con la prospettiva di un ulteriore sviluppo con la messa a terra di progetti autorizzati e in pipeline e la conseguente rilevante ricaduta sul tessuto socio-economico Valdostano”, ha affermato l’Amministratore delegato di CVA Giuseppe Argirò.

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