Chi può aprire una fattoria sociale e quale attività possono essere svolte. La Giunta regionale ha definito oggi, lunedì 1° agosto, le linee guida per lo svolgimento dell’attività di agricoltura sociale nel territorio regionale, dando così attuazione a quanto previsto dalla legge regionale n. 12/2021 “Disposizioni in materia di fattorie sociali e agricoltura sociale”.
Nelle fattorie sociali possono esser svolte attività volte all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti svantaggiati e a rischio di emarginazione, attività di abilitazione e riabilitazione di persone con disabilità, ma anche attività educative, assistenziali e formative di supporto alle famiglie e alle istituzioni. Si tratta quindi di iniziative che hanno un’importante funzione anche per la multifunzionalità delle imprese agricole e per ampliare e consolidare le opportunità di occupazione e di reddito.
Possono avviare tali attività gli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, e le cooperative sociali il cui fatturato derivante dall’esercizio dell’attività agricola sia prevalente, o comunque superiore al 30% di quello complessivo.
Sono state anche definite, tra le altre cose, le specifiche competenze che l’operatore deve possedere in relazione alla tipologia di attività che intende svolgere, le modalità di iscrizione e di tenuta dell’Albo regionale delle fattorie sociali, le modalità di presentazione e di valutazione dei progetti, la composizione dell’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale e tutti i requisiti per le fattorie didattiche.