Una stagione invernale 2019/20 accorciata di circa un mese, e quella 2020/21 caratterizzata da un enorme punto interrogativo. Nonostante l’impegno a riaprire da parte del governo regionale e l’appello dell’ANEF, gli impianti di risalita sono ancora nel limbo: “Siamo consapevoli che siamo inseriti in un contesto mondiale nel quale possiamo fare poco, ma non staremo fermi in attesa degli eventi. Noi speriamo di poter ripartire con la prossima stagione invernale a novembre, ma non faremo il passo più lungo della gamba”, spiega Ferruccio Fournier, presidente dell’Associazione valdostana impianti a fune.
Il primo di questi passi è quello di guardare ai clienti dell’anno scorso, che non hanno potuto usufruire dei loro abbonamenti stagionali fino al termine, e fidelizzarli proponendo loro un rimborso: “I clienti degli impianti sono un patrimonio aziendale e bisogna fare qualsiasi sforzo per venire loro incontro. Non posso scendere nel dettaglio perché c’è una casistica di tessere sterminata, ma ogni comprensorio ha pensato o sta pensando a come risarcire i clienti che hanno dovuto interrompere lo stagionale un mese prima del previsto, tra tessere gratuite e sconti del 30% sull’abbonamento dell’anno prossimo [come peraltro sta facendo la Courmayeur Mont-Blanc Funivie, nda]”, continua Fournier.
“I clienti dovranno presentare il proprio caso e verrà riconosciuto loro un incentivo. Non sappiamo che clientela avremo quest’inverno, siamo in un limbo, però è evidente che lo sci di discesa rappresenta per la Valle d’Aosta un patrimonio turistico fondamentale. Nell’assestamento di bilancio della Regione c’è un riconoscimento, e noi lo prendiamo come un atto di fiducia”.