Il colpo di coda dell’inverno con l’ultima nevicata può aiutare a chiudere bene la stagione. Ancora aperti Pila, La Thuile, Courmayeur, Gressoney-la-Trinité, Champoluc e Valtournenche. L’ultima a chiudere sarà Breuil-Cervinia il 1° maggio.
La raccolta firme è stata ideata dal CAI Valle d'Aosta per coinvolgere la popolazione e presentare il programma in Consiglio Regionale. Assieme all'Associazione Ripartire dalle Cime Bianche, sono state presentate oggi alcune proposte alternative al progetto dell'impianto sciistico.
A dirlo il Presidente della Regione Lavevaz dopo un incontro con il Ministro Giovannini: "Si è parlato degli impianti di risalita e della possibilità di prevedere il 'green pass' per il loro utilizzo, soprattutto per mantenere una capienza alta”.
Cervinia si è fatta trovare pronta al primo cancelletto di partenza: tutto si è svolto senza intoppi, e sono sold out anche gli skipass per i prossimi due giorni. Nel weekend saranno disponibili più biglietti.
Tante le richieste arrivate agli sci club, con la speranza di poter usufruire degli impianti di risalita, ma poche sono state accolte. Registrato comunque un lieve aumento.
Il 18 febbraio gli impianti a fune valdostani apriranno, sebbene la mobilità tra regioni non ripartirà prima del 25 febbraio. Tra i comprensori, Monterosa prova a programmare. Ancora molti gli interrogativi, resta da capire i se i comprensori apriranno per intero, o se faranno delle scelte.
Lo sci resta nel limbo: il protocollo sanitario non è ancora stato approvato, la data del 15 febbraio è una flebile ma remota speranza. Le società che gestiscono gli impianti di risalita valutano se tenere ancora aperto per gli sci club
A scriverlo, in una nota, la parlamentare valdostana Elisa Tripodi che - con i colleghi Currò, De Carlo, Sut, Vacca e Valente - spiega: "Non possiamo perdere tempo: per i nostri territori e i nostri concittadini il turismo di montagna rappresenta la principale, quando non l'unica, fonte di sostentamento".
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha risposto così, questa sera, a Fabio Fazio, su Rai 3, durante la trasmissione Che tempo che fa, rispetto alla domanda riguardante la possibile apertura degli impianti a partire dal prossimo 18 gennaio, come ipotizzato.
Il ministro Roberto Speranza - si legge in una nota - ha firmato l’ordinanza con cui "si differisce la riapertura degli impianti sciistici al 18 gennaio 2021”.
Il Carroccio spiega: "La soluzione a questo problema c’è già e si trova nella nostra legge regionale recentemente approvata dal Consiglio regionale e contestata dal Governo nazionale”. Legge che permette di "esercitare fino in fondo quella Autonomia che, fino ad oggi, in pochi hanno avuto il coraggio di utilizzare pienamente”.
A scriverlo, in una nota indirizzata al Governo, gli Assessori di Valle d'Aosta, Provincia di Bolzano, Friuli, Lombardia, Veneto, Provincia di Trento e Piemonte: "In questo momento drammatico e di assoluta incertezza il mondo della montagna, con i suoi lavoratori e le sue imprese, chiede attenzione e certezze”.
L’Assessore Luigi Bertschy: “Positivo il fatto che finalmente si inizi un confronto, molto negativo che lo si faccia con questo ritardo”. E ancora: "Sui ristori valuteremo il valore che il Governo Conte da alla Montagna e a chi vive in montagna".
L’allarme della presidente dell’ANEF: “Aprire il 7 è un’utopia, possiamo ipotizzare tra il 20 ed il 30 gennaio”. Ferruccio Fournier: “Siamo in un limbo, noi saremmo pronti per il 7 ma bisogna aspettare l’approvazione del protocollo sanitario”.