Impianti a fune, la Cgil: “Affrontare subito la questione occupazionale”

"Crea sconcerto notare che non si sia spesa una sola parola sulla sorte dei lavoratori. Ad oggi non sappiamo se tutti verranno riassunti e a quali condizioni".
Pila - piste da sci
Economia

Fermo restando che salute e sicurezza sono al primo posto, chi ci pensa al futuro dei lavoratori degli impianti a fune? La domanda arriva dalla Filt Cgil Valle d’Aosta.

“L’incertezza, legata all’avvio della stagione sciistica a causa dell’emergenza sanitaria e dell’aumento dei contagi, sta facendo vivere giorni di preoccupazione ai lavoratori del settore, soprattutto agli stagionali”  sottolinea Cristina Marchiaro segretario generale Filt Cgil Valle d’Aosta. “Fa tanto discutere  -dice Marchiaro-  la riapertura degli impianti e delle condizioni di sicurezza che dovranno essere rispettate, al fine di tutelare la salute, ma anche la tenuta economica del settore. Tutto giusto, ma crea sconcerto notare che non si sia spesa una sola parola sulla sorte dei lavoratori. Ad oggi non sappiamo se tutti verranno riassunti e a quali condizioni”.

La Filt Cgil chiede “subito un confronto sui numeri e sulle tutele dei lavoratori in termini di ammortizzatori sociali. La questione occupazionale va affrontata subito per prevenire conseguenze negative sui lavoratori“.

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