La viticoltura 4.0 dell’Institut agricole régional

Grazie al sistema integrato tramite sensori applicati all’interno del vigneto e tramite satelliti di monitoraggio delle condizioni dei filari, per i viticoltori assumere decisioni fitosanitarie e idriche non è mai stato così semplice.
Economia

L’Institut agricole régional diviene sempre più hi-tech grazie a un investimento di 226 mila euro nell’ambito progetto europeo transfrontaliero “Circuito” e attuato per conto dell’assessorato regionale Sviluppo economico. Nell’ottica di una gestione eco-compatibile e all’avanguardia delle vigne di Cossan e Moncenis, parte dei filari del polo didattico sono stati arricchiti con un sistema integrato tramite sensori applicati all’interno del vigneto e tramite satelliti di monitoraggio delle sue condizioni atti a facilitare la presa di decisioni fitosanitarie e idriche da parte dei viticoltori.

Il monitoraggio

I sensori, i satelliti e i droni così installati e sfruttati si occupano di verificare fattori quali temperatura dell’aria, umidità e precipitazioni, fenomeni ventosi, livelli di radiazione solare, condizioni del suolo e del fogliame e progressi nello sviluppo della coltura.

“Tutti i dati raccolti dalle nostre macchine vengono successivamente indirizzati all’interno di un database centralizzato per poi essere elaborati tramite apposito software e confronti con modelli predefiniti – spiega Mauro Bassignana, direttore della Sperimentazione dello Iar -. Gli output così prodotti sono comunicati all’utente tramite applicazioni desktop e smartphone e forniscono loro il necessario supporto nelle scelte colturali quotidiane”.

Mauro Bassignana
Mauro Bassignana

Le decisioni

Nonostante resti fondamentale l’apporto dell’individuo nelle manovre idriche e agricole e nonostante una buona resa di prodotto non possa prescindere da un intervento diretto, le valutazioni operate da tale impianto sono capaci di fornire indicazioni precise e tempestive circa la necessità di eventuali variazioni nel comportamento dei viticoltori che li utilizzano.

“Oltre a pesare su modalità ed efficienza irrigua, i cambiamenti climatici influenzano anche i cicli di crescita di patogeni e fitofagi della vite, ciò che finisce con il rendere sempre più difficoltosa una pianificazione in sua difesa – prosegue Bassignana -. Combinare informazioni certe e garantite circa il corretto soddisfacimento delle esigenze idriche delle piante permette a coloro che le coltivano di riconoscere eventuali avversità biotiche guidandoli al contempo nelle idonee pratiche colturali per il loro contrasto”.

L’impianto di monitoraggio
L’impianto di monitoraggio

Una applicabilità su scala regionale

Tra le prospettive future del progetto “Circuito” figurano la sua estensione e la sua condivisione territoriale con il servizio fitosanitario per il rilascio di appositi bollettini regionali nonché la sua integrazione all’interno della rete “Agrometeo”.

“Con il sostegno di sensori di prossimità e di distanza, tale sistema può essere controllato da remoto per direzionare irrigazione e rotta fitosanitaria in maniera più precisa – conclude Bassignana -, oltre che per consultare con il proprio computer o il proprio smartphone eventuali rilevazioni circa rischi sanitari e flussi idrici”.

La gestione idrica a distanza
La gestione idrica a distanza

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