L’Institut agricole régional diviene sempre più hi-tech grazie a un investimento di 226 mila euro nell’ambito progetto europeo transfrontaliero “Circuito” e attuato per conto dell’assessorato regionale Sviluppo economico. Nell’ottica di una gestione eco-compatibile e all’avanguardia delle vigne di Cossan e Moncenis, parte dei filari del polo didattico sono stati arricchiti con un sistema integrato tramite sensori applicati all’interno del vigneto e tramite satelliti di monitoraggio delle sue condizioni atti a facilitare la presa di decisioni fitosanitarie e idriche da parte dei viticoltori.
Il monitoraggio
I sensori, i satelliti e i droni così installati e sfruttati si occupano di verificare fattori quali temperatura dell’aria, umidità e precipitazioni, fenomeni ventosi, livelli di radiazione solare, condizioni del suolo e del fogliame e progressi nello sviluppo della coltura.
“Tutti i dati raccolti dalle nostre macchine vengono successivamente indirizzati all’interno di un database centralizzato per poi essere elaborati tramite apposito software e confronti con modelli predefiniti – spiega Mauro Bassignana, direttore della Sperimentazione dello Iar -. Gli output così prodotti sono comunicati all’utente tramite applicazioni desktop e smartphone e forniscono loro il necessario supporto nelle scelte colturali quotidiane”.
![Mauro Bassignana](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/10/26744664-D2CB-4496-99AE-672B00BF4A56-1021x1024.jpeg)
Le decisioni
Nonostante resti fondamentale l’apporto dell’individuo nelle manovre idriche e agricole e nonostante una buona resa di prodotto non possa prescindere da un intervento diretto, le valutazioni operate da tale impianto sono capaci di fornire indicazioni precise e tempestive circa la necessità di eventuali variazioni nel comportamento dei viticoltori che li utilizzano.
“Oltre a pesare su modalità ed efficienza irrigua, i cambiamenti climatici influenzano anche i cicli di crescita di patogeni e fitofagi della vite, ciò che finisce con il rendere sempre più difficoltosa una pianificazione in sua difesa – prosegue Bassignana -. Combinare informazioni certe e garantite circa il corretto soddisfacimento delle esigenze idriche delle piante permette a coloro che le coltivano di riconoscere eventuali avversità biotiche guidandoli al contempo nelle idonee pratiche colturali per il loro contrasto”.
![L’impianto di monitoraggio](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/10/AF4085C7-9DB2-45B1-9A16-EFD8D34A6B36.jpeg)
Una applicabilità su scala regionale
Tra le prospettive future del progetto “Circuito” figurano la sua estensione e la sua condivisione territoriale con il servizio fitosanitario per il rilascio di appositi bollettini regionali nonché la sua integrazione all’interno della rete “Agrometeo”.
“Con il sostegno di sensori di prossimità e di distanza, tale sistema può essere controllato da remoto per direzionare irrigazione e rotta fitosanitaria in maniera più precisa – conclude Bassignana -, oltre che per consultare con il proprio computer o il proprio smartphone eventuali rilevazioni circa rischi sanitari e flussi idrici”.
![La gestione idrica a distanza](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/10/0BB4F1B0-358B-4514-9647-036DF74D9BD3.jpeg)