L’economia circolare come motore del futuro: se n’è parlato a The First Thursday

Dopo il Day book mattutino con protagonista Roberto Cavallo, il pomeriggio alla Cittadella dei giovani di Aosta ha alternato gli interventi di ospiti di respiro regionale, nazionale e internazionale alle giovani riflessioni sulla sostenibilità ambientale dei Cittadella Visioners.
The First Thursday Economia circolare
Economia

L’economia circolare è stata al centro del secondo appuntamento primaverile di The First Thursday in Cittadella dei Giovani, dove si sono ritrovati esperti di diversi settori ma anche i giovanissimi ragazzi di Cittadella Visions.

La giornata ha preso il via con il Day book mattutino con protagonista Roberto Cavallo, autore del neo pubblicato “Le parole della transizione ecologica. Un lessico per l’economia circolare” (Edizioni Ambiente): lo scrittore ha ripercorso la recente evoluzione globale da un’economia di tipo lineare, basata sul concetto di usa-e-getta, a un’economia di tipo circolare, che “richiede, invece, un patto tra chi viene prima e chi dopo di modo da continuare in futuro il ciclo di vita degli oggetti”.

L’intervento è stato arricchito dagli spunti di alcuni ospiti tra cui Ivana Ristovska e Francesco Bruno dell’Associazione internazionale comunicazione ambientale, i quali hanno annunciato ai ragazzi del Liceo artistico di Aosta presenti tra il pubblico che “il 15 di maggio è stato in Italia l’Earth Overshoot Day, il giorno a partire dal quale, esaurito ciò che avevamo a nostra disposizione per un anno, tutto ciò che utilizzeremo da ora in avanti sarà rubato alle prossime generazioni”.

Grazie a Marco Cappio Borlino e Sara Favre di Arpa VdA nonché al vicedirettore tecnico di Enval Srl, Alma Rodrinques, il Day book ha toccato altri aspetti legati all’economia circolare tra cui la divulgazione scientifica in ambito scolastico, il riciclo e il riuso, lo spreco alimentare, i rifiuti elettronici e l’obsolescenza programmata.

Dopo un breve video introduttivo, Jean Frassy, direttore della Cittadella dei Giovani, ha aperto il pomeriggio con i consueti saluti istituzionali ricordando “le numerose iniziative da noi pensate per aiutare i giovani ad affacciarsi e interfacciarsi con il mondo del lavoro”. Passata la parola a Fabio Bolzoni, il direttore generale della Bcc Valdostana, main sponsor dell’evento, ha sottolineato “il sostegno dato ad agricoltori, famiglie e imprese per avviare quella riqualificazione e quella conversione green che le banche hanno il compito di sfruttare e promuovere”.

La filosofia della sostenibilità è stata il trampolino di lancio per Stefania Pinna, ricercatrice del centro di ricerca Green Leaf dell’Università della Valle d’Aosta, che ha presentato il nuovo corso “Sustainability and the Environmental Nexus”. Inserito nel ciclo di laurea magistrale in Economia e politiche del territorio e dell’impresa, il percorso formativo andrà ad affiancare  lezioni frontali e teoriche a esperienze dirette nelle realtà green valdostane e non solo: la docente di biologia, ecologia affettiva ed ecopsicologia dell’ateneo aostano ha osservato che “nell’epoca post industriale, dobbiamo iniziare a valorizzare ciò che abbiamo ottenuto evolvendo da uno schema piramidale ego riferito, che pone l’uomo al centro come dominatore della natura, a una struttura più ecologica in cui l’essere umano è in perfetta sinergia con l’ambiente circostante”.

La parola è poi passata alle Visioners Natalia e Vittoria, due dei giovani protagoniste della rassegna Cittadella Visions, il laboratorio di progettazione sociale dinamico e interattivo della città di Aosta. Ispirate dalle idee emerse durante l’appuntamento del marzo scorso, le due ragazze hanno voluto lasciare ospiti e spettatori a domandarsi: “È possibile immaginare un futuro realmente sostenibile e giusto per tutti?” e “Quali sono le scelte che dobbiamo prendere sin da subito per garantire un futuro alle nuove generazioni?”.

Il pomeriggio con The First Thursday è entrato nel vivo con il talk “Sport come mezzo di comunicazione per la sostenibilità”, che ha coinvolto tra i primi relatori Alessandra Nicoletti, Founder and Race Manager del Tor des Géants®. Giunto alla sua 14ª edizione, il trail conduce ogni anno in Valle d’Aosta migliaia tra corridori, tifosi e volontari secondo i principi stabiliti dalla Carta di Courmayeur, la carta internazionale per gli eventi sportivi sostenibili. “Lo sport è per noi un mezzo educativo che trasforma qualsiasi evento sportivo in un insegnamento di buoni comportamenti alla collettività – ha constatato Nicoletti -. Dal momento che l’impatto sul territorio di questa tipologia di trail è immenso, cerchiamo di compensare attraverso piccole azioni alla portata di tutti e attuabili ovunque quali per esempio una buona raccolta differenziata dei rifiuti, l’utilizzo di materiali compostabili o l’abolizione delle bottiglie di plastica attraverso l’uso di cisterne per la distribuzione dell’acqua”.

Secondo Roberto Cavallo, Ceo di Erica Società Cooperativa, il Tor des Géants® rappresenta “una grande metafora dello sviluppo sostenibile poiché esso richiede equilibrio e fatica”.

Grazie all’orientamento green del trail nostrano, nel 2022 il livello di raccolta differenziata ha raggiunto l’82,5%, generando scarti per larga parte organici. Ma, ha rammentato il Chief Marketing Officer di VdA Trailers, Rocco Schiavone, “pur immaginando la montagna come un luogo pulito nel quale si respira soltanto aria pura, essa risente dell’inquinamento dovuto alle microplastiche”, focus principale del campionamento e dello studio “Nevica plastica” datato 2019.

Come ricordato da Flavio Coffano, Head of Communication di VdA Trailers, l’impegno degli organizzatori ricopre peraltro il versante solidale, “non soltanto grazie ai dieci pettorali ecologici che finanziano l’EcoLo Tor bensì anche grazie ai venti pettorali solidali il cui ricavato sarà quest’anno devoluto a Emergency per l’acquisto di giubbotti di salvataggio con cui dotare la nave Life Support”.

Attivismo e sostenibilità sono concetti applicabili persino al comparto del fashion, come dimostrato dal caso Vibram, l’azienda italiana produttrice di suole in gomma per calzature da montagna che anno dopo anno cerca di innovare prodotti e processi attraverso l’efficientamento energetico, la riduzione degli sprechi, l’utilizzo di materiale riciclato e, laddove possibile, di gomma sintetica di lunga durata: come spiegato dal Direttore della sostenibilità, Marco Guazzoni, a oggi soltanto il 5% dei residui di produzione viene fatto confluire in discarica poiché “abbiamo avviato accordi con partner che sanno gestire al meglio gli scarti per esempio trasformandoli in pompe per l’irrigazione o in pavimentazione per i parchi gioco dei bambini”.

Di rifiuti e riciclo si è parlato in conclusione con Matteo Millevolte, direttore tecnico di Enval, main sponsor, che ha notato come “paradossalmente, i livelli di raccolta differenziata sono peggiori nei periodi di bassa stagione e migliori nei periodi di alta stagione, quando, pur quintuplicando la popolazione, il turista apporta le proprie abitudini e opera meglio di quanto non faccia il residente”. Il prossimo obiettivo da superare è per i cittadini valdostani andare oltre il 65% di raccolta differenziata stabilito dalla normativa nazionale, possibile soltanto attraverso performance eccellenti nel corretto conferimento dei rifiuti e nella reintroduzione dei materiali sul mercato.

Prima di poter gustare il free aperitif ideato da Danilo Salerno e Giovanni Scolozite dell’Associazione regionale Cuochi Valdostani, un momento finale è stato dedicato alla premiazione del vincitore del contest per la realizzazione del nuovo logo della Consulta dei giovani soci Bccv: accanto a Rabab Ouardighi e Silvia Pandolfini, rispettivamente 3º posto e 2º posto, Enrico Di Francesco, Eleonora Bisoglio e Simone Lingeri hanno assegnato la vittoria alla studentessa Margot Anelli.

Il prossimo e ultimo appuntamento con The First Thursday è in programma giovedì 1° giugno e verterà su “Energia e comunità energetiche”. Ad affrontare l’argomento, quantomai attuale e calzante per la realtà valdostana, saranno UniVdA, con il direttore del centro di ricerca Green Leaf, il professor Giuseppe Barbiero, ed Eleonora Cerva, Open Innovation, di CVA S.p.A. Lo spunto dell’incontro e della riflessione partirà dall’esperienza di Gagliano Aterno, in Abruzzo, raccontata da Raffaele Spadano, Ricercatore Montagne in Movimento.

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