Manovra Governo, i sindacati snocciolano le proprie priorità

Le priorità dei sindacati verranno presentate oggi alle ore 15 nella sala conferenze della BCC di Aosta le presenteranno al pubblico.
Sindacati
Economia

“Il lavoro è il grande assente della manovra del Governo. Gli investimenti pubblici in grandi opere e in infrastrutture sociali e materiali non sono considerati strumento fondamentale di sviluppo e rilancio del Paese”.  A scriverlo sono Cgil, Cisl, Uil e Savt sulla legge di bilancio 2019.

I sindacati hanno messo nero su bianco le priorità che la manovra del Governo Giallo-Verde dovrebbe darsi e nel pomeriggio di oggi le presenteranno al pubblico. L’appuntamento è in programma alle ore 15 nella sala conferenze della BCC Valdostana in Via Garibaldi ad Aosta.

“L’utilizzo degli oltre 22 miliardi di spesa previsti in deficit della manovra deve esser finalizzato a politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualità,  – scrivono in una nota Cgil, Cisl, Uil e Savt . in particolare per i giovani e le donne, che siano in grado di contrastare l’esclusione sociale e la povertà, che determinino processi redistributivi e di coesione nel Mezzogiorno”.

Nel documento si individuano otto grandi aree prioritarie per lo sviluppo del paese, al cui interno vengono poi declinati i singoli obiettivi.

I sindacati dicono: “No condoni agli evasori e no Flat Tax. Si alla riduzione delle tasse ai lavoratori e ai pensionati. Lotta all’evasione fiscale attraverso l’istituzione di un’agenzia dedicata esclusivamente all’accertamento ed al monitoraggio della riscossione”.

Sul tema pensioni, la proposta è per una flessibilità in uscita a 62 anni,  oppure 41 anni di contribuzione per andare in pensione a prescindere dall’età. Sulla sanità Cgil, Cisl, Uil e Savt propongono di aumentare in modo progressivo il finanziamento del servizio sanitario nazionale ed eliminare i super ticket. Si parla inoltre di definire un piano straordinario di assunzioni per garantire il diritto alla cura.

Nel campo della pubblica amministrazione e dell’istruzione, i sindacati chiedono risorse per poter rinnovare i contratti e prevedere un piano di assunzioni. A difesa del lavoro la richiesta è di prolungare la durata massima della cassa integrazione straordinaria oltre i 24 mesi nel quinquennio e rendere strutturale la proroga della Cigs per cessazione di attività e per procedure concorsuali.

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