Promozione turistica: e’ anche una questione di immagine

La fotografia sta assumendo un ruolo sempre più importante. A volte però viene ancora sottovalutato il suo peso nella comunicazione turistica.
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Economia, Società

Un’immagine vale più di mille parole. Una frase sentita migliaia di volte e forse abusata tanto da farne un luogo comune, ma possiamo garantire che ci sono casi concreti in cui è davvero così. Ad esempio, se parliamo di comunicazione turistica -ed in particolare sul web- questo semplice detto dovrebbe diventare un mantra per gli addetti ai lavori. L’immagine è, infatti, l’elemento da cui si parte per comunicare la propria attività turistica. In fin dei conti è sempre stato così, ma se prima una cartolina sbiadita bastava a stimolare l’immaginazione, ormai il pubblico pretende dettagli, alta qualità e valore emozionale.
Sembrano forse elementi scontati, ma se analizziamo un campione di siti web di strutture ricettive o destinazione della Valle d’Aosta, ci accorgiamo che non è così. Si scopre che spesso le immagini utilizzate sono generiche e non rappresentano i dettagli (le camere o gli ambienti di un hotel, le varie zone o le attività praticabili in una destinazione), non sono di alta qualità (sgranate, di piccole dimensioni) e non comunicano nulla di particolare (e qui entra in gioco la capacità artistica e comunicativa del fotografo professionista). Spesso l’immagine è qualcosa che si dà per scontato: le si attribuisce un valore meramente ornamentale mentre ha una fondamentale valenza descrittiva, comunicativa e persuasiva.

C’è poi un altro aspetto che sta diventando sempre più importante: la dimensione sociale dell’immagine. Essa è il principale elemento di condivisione sui social network: i principali si basano soprattutto sulle foto. Anche lo stesso facebook, in fondo, è un social media nato per condividere immagini. Non a caso, infatti, i profili di maggior successo di strutture ricettive e destinazioni sono quelli che fanno un uso massiccio di foto, condividendole con i propri fan e stimolando così la conversazione.
Ci sono poi altri social media basati sulle immagini: Pinterest ed Instagram sono quelli in maggiore crescita. Il secondo in particolare è diventato ormai un fenomeno quasi inarrestabile ed ha fatto il suo ingresso prepotente anche nel mondo del turismo: si tratta di un’applicazione per smartphone che permette di scattare istantanee (da qui il nome) a cui si possono applicare filtri per renderle più particolari e suggestive, e che vengono condivise con i propri contatti. Questo semplice meccanismo ha scatenato una vera e propria mania, tanto che si sono superati i 100 milioni di iscritti: anche in Valle d’Aosta sono comparse le prime attività turistiche che utilizzano un profilo instagram come veicolo di comunicazione. Si tratta senza dubbio di uno strumento con grande potenziale di crescita.

Persino Tripadvisor, che non è certo considerato un social media fotografico, deve molta della sua notorietà alle immagini: esso infatti permette agli utenti di inserire le proprie foto nelle recensioni. Queste immagini prodotte dal consumatore rappresentano la “verità” agli occhi del pubblico: la loro eventuale discrepanza con l’immagine ufficiale della località o della struttura ricettiva rappresenta una sorta di “condanna” implicita di mancata trasparenza e veridicità.
Anche i portali di prenotazione come booking.com danno una grandissima importanza alle immagini: quando una struttura si inserisce nel circuito, viene subito consigliata di aggiungere quante più foto possibile al proprio profilo, per aumentare la percentuale di prenotazione. Non sono rari i casi in cui la struttura ricettiva fatica a reperire il materiale fotografico richiesto dal portale: il risultato è che i profilo risulterà povero e addirittura “sospetto”, come se l’albergo avesse reticenze a mostrarsi al cliente finale.

Questi ed altri elementi (come ad esempio il posizionamento sui motori di ricerca, per cui le immagini possono essere decisive) attestano la vitale importanza di questo elemento nella comunicazione turistica: in Valle d’Aosta non manca certo la materia prima, intesa sia come bellezze paesaggistiche che qualità delle strutture ricettive. Quello che a volte latita è la consapevolezza dell’importanza di questo aspetto e di conseguenza la disponibilità di alcuni operatori nell’investire in servizi fotografici professionali, oltre che nell’impegnarsi in prima persona nella diffusione di immagini sui social media.

 

A CURA DI TURISMOK
 

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