Rollandin: “una ripresa significativa della produzione ci sarà solo a partire dal 2011”

Riunione ieri dell’Osservatorio regionale sul credito. Calo del Pil nel 2009 del 5%. 1000 posti di lavoro persi, in calo le assunzioni mentre sono in aumento le iscrizioni ai centri per l'impiego. Crescita vertiginosa per i pignoramenti: +100,95%
Da sx: Dario Ceccarelli, Paolo Di Nicuolo, Augusto Rollandin
Economia

Non sembra vicina la fine della crisi in Valle d’Aosta. E’ quanto emerge dalla riunione di ieri, mercoledì 3 febbraio, dell’Osservatorio regionale sul credito.
Segnali negativi arrivano sul fronte occupazione che registra un calo annuo del 3.6% e un aumento della disoccupazione di circa 1000 unità. Persiste il calo dalle assunzioni (+11%) e aumentano gli iscritti ai centri per l’impiego nell’ultimo anno (+12%).

Il segnale più evidente della crisi come sempre arriva  dagli ammortizzatori sociali, in primis la cassa integrazione guadagni, il cui ricorso è cresciuto del 91,7%.
“La crescita generale della Cig è spiegata in larga parte (77%) dal maggior ricorso alla cassa ordinaria (+101,3%). Nel complesso, la Cig richiesta dai comparti del settore secondario aumenta rispetto all’anno precedente di oltre il 160%, e se si guarda alla sola cassa ordinaria richiesta dal settore secondario, l’aumento registrato è di oltre il 300%.”  I lavoratori in mobilità sono aumentati dal 2008 al 2009 di 400 unità.

La crisi ha determinato anche la chiusura di molte imprese. Nel settore agricolo, il saldo tra tra imprese iscritte e cessate nei primi nove mesi del 2009 è negativo per circa 60 unità (702 cancellazioni contro 640 iscrizioni).  

Altro dato significativo del periodo difficile attraversato dal sistema economico valdostano è quello relativo alle procedure di pignoramento immobiliari, in crescita del 10.63%, tra il 2008 e il 2009. La difficoltà dei valdostani a far fronte ai debiti contratti è ancora più lampante guardando ai dai pignoramenti totali (immobiliari, presso terzi, mobiliari e dei mobili registrati) in aumento del 100,95% sempre tra il 2008 e il 2009.

"Per il 2009 – ha spiegato il Presidente della Regione, Augusto Rollandin –  si rileva una contrazione del prodotto interno lordo della Valle d’Aosta, in termini reali rispetto all’anno precedente, di circa il -5%. Dai dati a nostra disposizione si ritiene che una ripresa significativa della produzione per la regione si possa realizzare soltanto a partire dal 2011. Anche guardando alle componenti della domanda – come i consumi finali interni, investimenti fissi lordi, esportazioni – si possono notare saldi negativi per il 2009. In particolare, i consumi finali delle famiglie sono stimati in calo del 1,4%; d’altro canto l’Istat ha misurato una contrazione di questa dimensione in termini reali per il 2008 del 4,4%, gli investimenti fissi lordi si ridurrebbero del 15%, mentre per l’export si ipotizza un calo di oltre il 40%, valore peraltro in linea con il dato tendenziale annuo registrato dall’Istat a settembre 2009».

“E’ un momento di difficoltà e di sofferenza – ha sottolineato il Presidente Augusto Rollandin – ma crediamo che con interventi immediati, come la legge anticrisi, e con un progetto di più ampio respiro, come quello del piano del lavoro, riusciremo a contenere e a superare la crisi”.

Positivi gli interventi regionali adottati per contrastare la crisi secondo Anna Luigia Francione, responsabile della Direzione territoriale dell’economia e delle finanze che ha evidenziato come siano stati mille i valdostani che hanno fatto ricorso alla sospensione delle rate dei mutui e lo stesso provvedimento ha riguardato il 61% delle imprese. "Le difficoltà economiche che le imprese ed i cittadini hanno dovuto affrontare nel 2009 hanno comunque prodotto alcuni effetti negativi che vengono individuati in una contrazione importante degli investimenti, ma anche in un calo delle richieste dei mutui stimabile in circa il 15 per cento».
 

Segnali positivi arrivano sul fronte delle domande di finanziamento,  "Effetto – ha sottolineato Marino Vicentini dell’associazione artigiani Valle d’Aosta – dell’aumento al 75 per cento della garanzia da parte della Regione. Una misura che ha aiutato le imprese nei confronti delle banche» e dei depositi bancari "cresciuti ad un tasso superiore a quello medio nazionale e a quello dei quattro mesi precedenti".

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