Sci, con la zona arancione scatta il numero chiuso

Con il passaggio in zona arancione approvato il protocollo di contingentamento delle presenze nelle stazioni sciistiche della Valle d’Aosta
Breuil Cervinia Valtournenche AO
Economia

Mentre si attende l’apertura del confronto fra Stato e Regioni, sulla modifica del sistema dei colori per scongiurare nuove chiusure, la Valle d’Aosta, prima regione ad entrare in zona arancione, introduce il numero chiuso per gli impianti di risalita. Il protocollo è stato approvato sulla scorta dell’ordinanza del Ministro della Salute del 2 dicembre scorso, che prevedeva che qualora sia prevista l’apertura degli impianti di risalita secondo la normativa vigente – al momento si continua a sciare solo in zona arancione, mentre in rossa gli impianti a fune chiudono –  di limitare il numero massimo di presenze giornaliere in zona arancione e in zona rossa, con criteri omogenei per Regione o Provincia autonoma o comprensorio anche sciistico, da definire sentiti i rappresentanti di categoria e delle strutture ricettive e concordati con le aziende sanitarie locali competenti per territorio.

La scorsa settimana sono stati, quindi, concordati i criteri di calcolo con l’Azienda Usl Valle d’Aosta e sentiti i rappresentanti di categoria e delle strutture ricettive. L’obiettivo è di non generare durante la giornata delle code significative alla partenza degli impianti.

Il calcolo, che tiene conto non solo delle quote giornaliere, ma anche di quelle settimanali e stagionali, prevede ad esempio un numero massimo di 11.223 sciatori a Cervinia, 6401 a Pila, 8399 a La Thuile, 6942 a Courmayeur, 408 a Valgrisenche e 199 a Ollomont.

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