Sci, i sindacati: “Con la chiusura degli impianti si produrrà una marea di disoccupati”

"Rischiano di far retrocedere la nostra Regione ai tempi del dopo guerra del ‘900" scrivono Filcams Cgil, Savt Tourisme e Uiltucs Uil. 
Cervinia - impianti
Economia

“In Valle d’Aosta, dove il Turismo è diventato uno dei poli strategici dell’economia, soprattutto dopo il depauperamento industriale iniziato negli anni ’80, le misure in procinto di essere adottate dal Governo, rischiano di far retrocedere la nostra Regione ai tempi del dopo guerra del ‘900″. A dirlo sono le segretarie regionali di categoria, Filcams Cgil, Savt Tourisme e Uiltucs Uil.

“La chiusura degli impianti sciistici, l’inibizione delle vacanze sulla neve, la preclusione della mobilità tra i Comuni, oltre ad affossare le attività economiche interessate, compreso l’indotto, produrrà una marea di disoccupati, peggiore della crisi del 2oo8.”

I sindacati auspicano, quindi, che il confronto fra le Istituzioni, nazionali e regionali prosegua e possa “produrre proposte che non risolvano con contributi economici il momento contingente, ma con l’impiego di risorse, oltre agli ammortizzatori sociali, di investimenti per la creazione di posti di lavoro e misure funzionali alla ripresa dell’economia”.

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