Il secondo pacchetto di misure anticrisi varato ieri dal Consiglio regionale non piace a Cgil, Cisl e Uil. I sindacati, in una nota, segnalano come nel provvedimenti vi siano “evidenti discrepanze”.
In particolare secondo Cgil, Cisl e Uil “le misure economiche per i lavoratori dipendenti, attualmente in cassa integrazione, risultano essere insufficienti”.
“Solo 200 euro per il mese di marzo? – si chiedono i sindacati – Tanto valeva fare un Bonus per un carrello della spesa!”. I sindacati si chiedono poi perché nulla sia stato previsto per i lavoratori e per le famiglie che avranno una cassa integrazione “che arriverà a malapena a 900 euro? Sarà la maggioranza di coloro che rimarrà senza stipendio”.
Cgil, Cisl e Uil chiedevano poi “una maggiore attenzione nei confronti di quei lavoratori che, terminata la disoccupazione, sarebbero dovuti rientrare al lavoro. Sono prevalentemente gli stagionali, quegli ex lavoratori, che per effetto della pandemia, non sono stati riassunti. E sono gli stessi che sono esclusi anche dal reddito di cittadinanza e da qualsiasi altra forma di ammortizzatore sociale”.
Una nota positiva del Dl il bonus per i lavoratori dipendenti “atipici”, per i collaboratori domestici e per i tirocinanti, “come fortemente sollecitato da noi in seconda commissione. Erano lavoratori completamente esclusi dagli ammortizzatori sociali”.
Un altro aspetto che non è piaciuto ai sindacati riguarda il mancato taglio alle indennità di consiglieri e assessori. “Sarebbe stato un segnale concreto di vicinanza al popolo valdostano. Tenuto conto che forse alcuni di loro, se non ci fosse stata questa emergenza, non siederebbero neanche più su quegli scranni. L’elemosina non ci piace!”.
Infine i sindacati chiedono che la piattaforma digitale per il pagamento venga attivata già lunedì. “Va bene il voler snellire le procedure, ma vorremmo che oltre alla volontà seguissero anche i fatti”.