Siccità, la Valle d’Aosta non ha i requisiti per richiedere lo Stato di emergenza

In Regione si lavora ad un provvedimento, probabilmente un decreto, per  riconoscere la criticità di deficit idrico. Un atto che sarà funzionale ad accompagnare la richiesta di aiuti, ma anche di deroghe rispetto ad alcune misure comunitarie
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Economia

La situazione è grave, ma non seria. Almeno non così seria da portare alla dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, così come avvenuto a inizio luglio per cinque regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna).

E’ quanto si è vista rispondere Coldiretti Valle d’Aosta nei giorni scorsi dalla Regione rispetto alla richiesta di attivarsi per ottenere lo stato di emergenza. Al momento la Valle d’Aosta non possiede i criteri stabiliti, anche se la situazione è in costante evoluzione e i dati sono oggetto di raccolta da parte degli assessorati competenti.

In attesa di concludere il monitoraggio, in piazza Deffeyes si sta lavorando ad un provvedimento, probabilmente un decreto, per  riconoscere la criticità di deficit idrico.
Un atto che sarà funzionale ad accompagnare la richiesta di aiuti, ma anche di deroghe rispetto ad alcune misure comunitarie, come quelle legate alla pratica dell’alpeggio. Fra i requisiti richiesti agli allevatori che intendono accedere a questi contributi a fondo perso c’è il periodo minimo di monticazione di 100 giorni.

Con le attuali temperature e la prolungata assenza di precipitazioni, c’è forte preoccupazione per la situazione dei pascoli montani, soprattutto in alcune aree della regione, per lo stato del manto erboso ma soprattutto per la carenza d’acqua per l’abbeveramento degli animali e per tutte le attività legate al funzionamento dell’alpeggio. Condizioni che porteranno alcune  aziende – le situazioni più critiche per il momento si riscontrano in quelle realtà dove è assente un ghiacciaio come Saint-Barthélemy, Estoul e Torgnon – ad anticipare la desarpa.  Da qui il lavoro degli uffici per proporre delle deroghe ai vincoli previsti dagli aiuti.

“Ci serve un atto per rafforzare alcune decisioni che verranno prese” evidenzia l’Assessore regionale all’Agricoltura Davide Sapinet, che ieri assieme alla sua struttura ha incontrato il presidente e il direttore dell’Association Régionale Eleveurs Valdôtains (Arev).

La volontà politica è di arrivare nel mese di settembre a proporre idonee misure a supporto del settore agricolo. “Ci stiamo lavorando per arrivare ad approvarle a settembre, quando conosceremo le risorse da spendere in parte corrente”.

siccità, pascoli
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