Sindacati contrari alla chiusura della ludoteca del Beuregard

Cgil, Cisl, Savt e Uil esprimono “rammarico” per la chiusura dello spazio ludico-ricreativo “L’isola che non c’è” rivolto ai piccoli utenti ricoverati presso il reparto di pediatrica dell’ospedale Beauregard.
I giochi di alcuni bambini in una garderie all'esterno
Economia

“Duole constatare che in tempo di crisi sia economica che occupazionale venga soppresso un posto di lavoro ed un servizio riconosciuto ed apprezzato dalla popolazione valdostana per il suo carattere innovativo”. Così le quattro sigle sindacali valdostane – Cgil, Cisl, Savt e Uil – esprimono il loro “rammarico” per la chiusura dello spazio ludico-ricreativo “L’isola che non c’è” rivolto ai piccoli utenti, ed anche ai loro familiari,  ricoverati presso il reparto di pediatrica dell’ospedale Beauregard.

 “Il costo annuo di tale servizio – dicono i sindacati – ci sembra possa essere ben sopportato da un bilancio aziendale di oltre 250 milioni di euro. Fruito dai piccoli degenti in un momento particolarmente difficile della loro vita, quale quello della malattia e del ricovero, “L‘isola che non c’è” rappresenta un piccolo passo nella direzione di un ospedale senza dolore ed umanizzato”.

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