L’annuncio shock di venerdì scorso di Trenitalia ha mandato nel panico non solo gli utenti della tratta ferroviaria valdostana. A guardare con preoccupazione al proprio futuro e a quello delle proprie famiglie sono anche i 30 dipendenti di Trenitalia che da lunedì prossimo si troveranno, se i tagli dovessero essere confermati, a essere dirottati fuori Valle. Della loro situazione e in generale del trasporto pubblico valdostano si è parlato questa sera nell’Assemblea pubblica dei ferrovieri indetta da Cgil, Cisl, Uil e Savt.
"Utenti e lavoratori – ha sottolineato Antonio Fuggetta della Cgil – non possono continuare ad essere ostaggio delle diatribe fra diversi enti". Sull’Aosta-Pré-Saint-Didier i treni passeranno da 24 a 6 nei giorni feriali, da 24 a 4 nei giorni festivi mentre sull’Aosta-Torino dalle attuali 42 corse si scenderà a 18 nei giorni feriali, da 32 a 13 nei giorni festivi. "Nel momento in cui c’è, a causa della crisi, una forte crescita della domanda di trasporto pubblico ci ritroviamo senza servizi" ha continuato Fuggetta.
I sindacati domani mattina distribuiranno dei volantini per informare la popolazione sulla situazione mentre nel tardo pomeriggio si uniranno al presidio indetto dai Pendolari Stanchi. Venerdì i sindacati sono stati poi convocati dall’Assessore mentre lunedì andranno a Torino ad incontrare l’azienda. "E’ un brutto segnale – sottolinea Enzo Berthot della Cisl – dover andare a Torino per parlare dei problemi della Valle d’Aosta".
Alla Regione i sindacati tornano quindi a chiedere una conferenza regionale dei trasporti. "Ci va da subito uno studio definitivo sulla mobilità valdostana tenendo conto che il trasporto pubblico deve essere a servizio anche del turismo" sottolinea Fuggetta.
"In settimana chiude in Valle l’Olivetti, i lavoratori dovranno andare a Ivrea, come faranno? E i turisti che arriveranno a Milano per Expo 2015? Come li portiamo in Valle?" si domanda Natale Dodaro della Uil. "La politica è riuscita a creare un Assessore ad hoc all’Ambiente che non ha prodotto nulla, perché non ci inventiamo un Assessorato dedicato solo ai trasporti che abbia più tempo per dedicarsi ai tanti problemi?".