Torna dopo 25 anni la Scuola Cogne, con lo sguardo all’Industria 4.0
La notizia c’è, dopo un quarto di secolo torna la Scuola Cogne e lo fa puntando su percorsi formativi per la creazione di figure professionali che sappiano affrontare e accompagnare l’azienda nella “quarta rivoluzione industriale” in cui l’interconnessione uomo-macchina e l’analisi dei dati costituiscono un nuovo modo di lavorare e pensare l’industria.
Così, a 25 anni esatti dalla sua chiusura, si presenta con una veste completamente rinnovata e tecnologica, ed un nuovo nome: la Cogne Industrial School e con il progetto “Il manutentore dell’industria 4.0” che ha questa mattina – 19 febbraio – simbolicamente ripreso la sua attività nell’Officina meccanica di manutenzione dello stabilimento siderurgico, dove alla presenza degli studenti degli Istituti tecnici e professionali valdostani è stato proiettato il video promozionale di lancio, interpretato da alcuni di loro.
“Il percorso formativo – ha spiegato Gianni Buffa, direttore dell’ente formativo Cnos-fap Don Bosco, erogatore del corso – avrà una durata biennale di 2.000 ore complessive, distribuite tra aula, laboratorio e stage in azienda. Al termine, i partecipanti conseguiranno la qualifica di Tecnico delle manutenzioni meccaniche o elettriche”.
“Questa iniziativa del valore di circa 500mila euro e finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo – ha spiegato Luigi Bertschy – rappresenta il calcio di inizio della partita che l’Assessorato alle politiche del lavoro vuole giocare in favore dei giovani. Quest’iniziativa è la prima che viene attuata con la nuova modalità: prevedere progetti di formazione condivisi con le aziende del territorio che diano risposte concrete e immediate in termini occupazionali ai partecipanti. L’invito è dunque di iscriversi al percorso e partecipare alla formazione, per ottenere ciò che è davvero importante per il futuro lavorativo di ogni giovane: competenze qualificate e lavoro, che danno dignità e sicurezza nella vita”.
Le selezioni si svolgeranno nel mese di luglio 2020, mentre la formazione partirà a settembre ed è rivolta a 14 giovani inoccupati o disoccupati di età compresa tra i 18 e i 29 anni in possesso di un diploma o di una qualifica di III livello EQF coerente con i profili professionali formati (meccanico, elettrico o elettronico) e a chi – pur in assenza di un titolo di studio – abbia maturato un’esperienza lavorativa nel settore di almeno 5 anni.
Durante il percorso di studi – scrivono dall’Azienda –, ogni partecipante potrà contare su un sostegno economico del valore massimo complessivo di 750 euro al mese, costituito per metà dall’indennità di frequenza prevista dal progetto e per metà dalla borsa di studio messa a disposizione dalla Cas.
“Per la Cogne Acciai Speciali – aggiunge il responsabile HR e relazioni esterne dell’Azienda Pier Maria Minuzzo – questo progetto formativo rappresenta non solo un fattore strategico per la crescita e il miglioramento continuo, ma anche il primo vero banco di prova della rinnovata scuola di fabbrica, che nelle nostre intenzioni vuole diventare strutturale all’interno dello stabilimento”.
“Per questo – ha proseguito il direttore Manutenzione e Impianti Matteo Diani – oltre ai locali, ai banchi tecnici e ai laboratori, metteremo a disposizione del progetto i nostri tecnici, che interverranno in qualità di docenti. Riteniamo infatti assolutamente indispensabile che, dopo il diploma, così come avviene in altre realtà, chi vuole intraprendere un percorso lavorativo tecnico possa avere la possibilità di completare la sua preparazione con altri due anni all’interno di una fabbrica in una sorta di alternanza scuola-lavoro”.
“Mi dà una grande emozione assistere alla rinascita della Scuola Cogne – ha concluso invece Gabriele Noto, dipendente e Rsu dello stabilimento -. Io ho iniziato a lavorare in azienda come manutentore industriale nel 1980, a 17 anni, dopo un biennio passato sui banchi della scuola di fabbrica, dove sono nate tante amicizie poi proseguite anche sul posto di lavoro. I giovani che parteciperanno a questo progetto hanno una grande opportunità per costruire il loro futuro professionale, perché un manutentore formato, in possesso delle giuste conoscenze e competenze, è esattamente quello che le aziende cercano”.