Zootecnia, le Regioni alpine chiedono sostegni al Governo

Al Ministro Patuanelli viene chiesto un sostegno puntuale e importante da erogare in tempi brevi alle aziende zootecniche ubicate nelle zone montane, sulla base dei capi produttivi di ognuna.
Immagine di archivio
Economia

I costi di produzione in montagna sono maggiori, ma il latte viene pagato meno che in pianura. La denuncia arriva dagli assessori all’agricoltura delle Regioni e delle Province autonome dell’Arco Alpino con una lettera rivolta al  Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. 

Nella missiva si parla di “un’emergenza non più meramente congiunturale ma anche strutturale, territoriale, ambientale e sociale”.

“Un’eventuale chiusura di aziende zootecniche di montagna – scrivono i sei Assessori firmatari- risulterebbe difficilmente reversibile, con pesanti conseguenze, oltre che socioeconomiche, anche per il mantenimento dei delicati equilibri paesaggistici e ambientali che caratterizzano il territorio montano”.

In modo corale viene chiesto al Ministro un sostegno puntuale e importante da erogare in tempi brevi alle aziende zootecniche ubicate nelle zone montane, sulla base dei capi produttivi di ognuna.

“Abbiamo instaurato un’ottima collaborazione tra noi Regioni dell’Arco Alpino, condividendo le stesse preoccupazioni per i problemi che riguardano la montagna e una visione comune per il suo futuro – dichiara l’Assessore Davide Sapinet – I temi spaziano dalla zootecnica alla convivenza con il lupo alla regionalizzazione degli interventi della prossima programmazione dei fondi europei. Il riuscire a fare squadra non solo ci permette un proficuo confronto tecnico e politico, ma contribuisce anche a rendere molto più incisiva la richiesta di attenzione per i nostri territori”.

Parallelamente all’istanza avanzata a livello nazionale, sempre nell’ottica di sostenere il settore zootecnico in questa fase delicata, la Giunta regionale sta valutando la possibilità di concedere aiuti specifici che integrerebbero quanto previsto dal Governo centrale.

Il tema è stato al centro nei giorni scorsi nel corso di diversi incontri che si sono tenuti nella sede dell’Assessorato dell’Agricoltura a Saint-Christophe tra l’Assessore Sapinet, dirigenti e funzionari regionali con i Coordinatori e le Autorità di gestione dei Programmi di sviluppo rurale delle Province autonome di Trento e Bolzano, in visita in Valle d’Aosta. Il confronto tra le diverse esperienze ha riguardato luci e ombre della passata programmazione dei fondi del PSR e l’impostazione degli interventi per il nuovo corso 2023/2027.

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