Il ruolo di un giornale locale: dentro la realtà, a contatto con i lettori
A chi mi chiede quali siano le peculiarità di un giornale locale rispondo spesso con due concetti chiave: vicinanza e comunità. Per una realtà come quella di Aostasera, credo sia indispensabile essere presente, oserei dire anche parte viva, della comunità che si propone di raccontare tutti i giorni. Nel nostro caso la più piccola regione d’Italia circondata dalle montagne più alte d’Europa.
Per essere sul pezzo, per essere credibili, la comunità di cui scrivi devi viverla, conoscerla, respirarla. Se il giornale lo fai dal tinello di casa tua, senza uscire mai sul territorio o, peggio, da luoghi asettici, lontani dalla Valle d’Aosta, ribattendo le notizie di agenzia o di terzi, stai abdicando al ruolo di un giornale che, nel bene e nel male, è punto di riferimento per quella realtà.
Soprattutto se, come noi, sei un quotidiano che lavora solo sul web, in un contesto, quindi, virtuale, esserci anche fisicamente nei luoghi consente di creare una relazione e costruire un rapporto di fiducia con i lettori di cui, oggi ancor più di ieri, si sente profondamente il bisogno.
E qui veniamo alla seconda parola chiave: comunità, intesa proprio come l’insieme dei lettori, residenti o turisti, che ti scelgono. Non parlo di coloro che casualmente inciampano su una notizia dai social, ma di chi ti legge con continuità e in modo consapevole perché trova, nel lavoro che fai, un’opportunità di informazione credibile, puntuale, autorevole ed equilibrata. Con tutti gli errori, le inesattezze e i limiti che, comunque, è praticamente impossibile non compiere.
Con l’idea di perseguire ancora di più e ancora meglio questi due concetti di vicinanza e comunità ci siamo lanciati, insieme a Franz Rossi e a Denis Falconieri di Passaggi a nord Ovest, e grazie al Comune di Bard che ci ha offerto il sostegno di cui avevamo bisogno per partire, nell’organizzazione del Festival In-traecci che si terrà dal 2 al 4 settembre prossimi nel borgo di Bard. Se escludiamo la proiezione di DigitaLife e l’organizzazione dei confronti elettorali, per Aostasera, è la prima “grande” occasione per proporre riflessioni ed esperienze e incontrare i lettori in un contesto strategico e vivo come la bassa Valle d’Aosta. Sarà una tre giorni in cui cercheremo di capire come piccole realtà, ricche di storia e di cultura, ma fuori dai circuiti di massa, come il borgo di Bard, possono trovare linguaggi e modalità nuove per raccontarsi e intrecciare l’interesse del pubblico.
La formula che abbiamo scelto per questo festival è l’abbinamento di brevi escursioni guidate alla scoperta del territorio – con focus sul lardo di Arnad, i castagni della Valle d’Aosta e lo stesso borgo – a presentazioni di libri, incontri, storie e immagini incentrati su temi che intrecciano la vita nei piccoli borghi, il cammino come modalità di viaggio e di conoscenza dei luoghi, la voce e le immagini come strumenti di valorizzazione degli angoli suggestivi, ma meno conosciuti del nostro paese.
L’invito, quindi, che mi sento di rivolgervi è quello di venire a Bard e intrecciare le vostre voci, i vostri pensieri e i vostri sguardi con i nostri. Sarà un’occasione per dar vita tutti assieme ad un “racconto collettivo” di un luogo carico di storia.