Sono state 829 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 in Valle d’Aosta – da gennaio 2020 al 30 settembre 2021 –, segnalate all’Inail. Due delle quali con esito mortale.
Il dato emerge dalla scheda regionale infortuni elaborata dall’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro. “L’analisi nella regione – si legge nel report – evidenzia che la maggior parte dei contagi sono riconducibili all’anno 2020 (86,1% del totale), mentre il fenomeno risulta più contenuto nei primi nove mesi del 2021, in linea con quanto osservato a livello nazionale. Oltre la metà dei contagi professionali si concentra nei mesi di ottobre e novembre 2020. Il 2021 è caratterizzato, sia a livello regionale che nazionale, da un andamento decrescente, ad esclusione della lieve risalita ad aprile e ad agosto. Incidenze al minimo nei mesi estivi (10 le denunce regionali nel quadrimestre giugno-settembre 2021)”.
Tra le professioni, la maggioranza dei casi codificati riguarda quelle qualificate nei servizi sanitari e sociali (28,3%) ed i tecnici della salute (26,9%). Seguono, con dati molto più bassi, direttori, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica e nei servizi di sanità, istruzione e ricerca (8,8%) e le professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati (7,7%). Basse, invece, le percentuali che riguardano la scuola.
Nel dettaglio, scrive l’Inail, per le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali i casi riguardano tutti operatori socio-sanitari, mentre tra i tecnici della salute l’83% delle denunce riguardano gli infermieri. Tra i direttori, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica e nei servizi di sanità, istruzione e ricerca, il 93% sono dirigenti sanitari.
Invece, tra le professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati, i due terzi sono operatori socio-assistenziali, il 13% assistenti domiciliari e familiari mentre il 12% sono assistenti socio-sanitari con funzioni di sostegno ed educative. Tra gli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali, il 92% svolge attività amministrative e l’8% di segreteria.
Complessivamente, il 78,9% delle denunce suddivise per attività economica – quindi per codice Ateco – riguarda il settore della “Sanità e assistenza sociale” e le Asl. Qui, il 55,2% delle denunce è rappresentato per oltre i tre quarti da ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e circa un quarto tra strutture residenziali e non residenziali per anziani e disabili.
Riguardo invece il genere, il 77,6% delle denunce (643 totali) è rappresentato dalle donne ed il 22,4% (186) da uomini. La fascia di età maggiormente colpita è quella che va dai 50 ai 64 anni (con il 32,8% di donne ed il 10,5% di uomini) e quella dai 35 ai 49 (composta per il 33,2% da donne e l’8,3% da uomini).