Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco, verrà festeggiata quest’anno con il personale in stato di agitazione. La protesta, indetta da Conapo, Cgil e Savt, è stata decisa nell’assemblea dello scorso 1° dicembre con un voto all’unanimità da parte dei circa 80 vigili presenti.
![Stato agitazione Vigili Fuoco](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/12/41590cad-8ea0-4bb9-b92e-245587f32c76.jpg)
Le ragioni dello stato di agitazione sono le stesse che già nel recente passato avevano portato ad analoghe azioni: il mancato rispetto da parte della Regione degli
impegni sottoscritti.
Lo scorso 6 luglio lo stato di agitazione aveva rischiato di compromettere il Jova Beach party di Gressan. La revoca dello sciopero era arrivata a seguito di un accordo sottoscritto con la presidenza della regione e ora, a detta dei sindacati, non rispettato da piazza Deffeyes.
Il primo impegno a risultare disatteso è secondo Conapo, Cgil e Savt, il mancato deposito entro il 31 ottobre, di un disegno di legge per la creazione di un comparto autonomo di contrattazione per il personale del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale della Valle d’Aosta.
Giudicato invece “aleatorio e di comodo” l’ordine del giorno approvato nell’ultimo Consiglio regionale che “impegna il Governo regionale a predisporre quanto prima e possibilmente entro il 30 marzo il provvedimento legislativo utile all’istituzione di un comparto soccorso e sicurezza della Regione ,…”.
![Roberto Uva segretario Regionale Conapo, Luca Pison componente di segreteria, Riccardo Boriassi Segretario Generale Aggiunto Conapo Nazionale](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/12/6d4c50a0-6271-4f2f-a3cf-53192a5eeb80.jpg)
Ma l’aspetto previdenziale e retributivo non è l’unico motivo della protesta. I Vigili del Fuoco puntano nuovamente i riflettori “sulle condizioni di lavoro e sul pessimo stato” della Caserma regionale e delle altre sedi del Corpo.
“Un ambiente di lavoro che non aiuta sicuramente il corretto recupero psico-fisico a seguito dei compiti istituzionali, che ricordiamo essere il soccorso pubblico, o nel quale non sono garantite delle condizioni igienico sanitarie all’altezza di una civiltà moderna e di un servizio pubblico: manca l’acqua calda da mesi in svariate zone della Caserma e i servizi igienici risultano essere in larga parte inutilizzabili”.