La ministra Calderone a Sarre: “La sfida è far tornare i giovani in Valle dopo gli studi”

La ministra al Lavoro e alle Politiche sociali Marina Elvira Calderone è intervenuta questa mattina al Castello di Sarre per l’evento “Giovani al lavoro - Dialogo con il territorio".
La ministra Maria Elvira calderone con la Giunta regionale della Valle d'Aosta
Lavoro

“Potrei dire che la Valle d’Aosta che ha una forza lavoro di 60mila unità, con un tasso di disoccupazione al 4% rispetto alla media nazionale del 7,3 non è un problema, ma so bene che non è così, perché ogni realtà ha le sue specificità e le sue criticità”. La ministra Marina Elvira Calderone, intervenuta questa mattina al Castello di Sarre per l’evento “Giovani al lavoro – Dialogo con il territorio” i problemi del sistema Valle d’Aosta, per quanto concerne occupazione e formazione, li ha condivisi con la giunta regionale in primis in un breve incontro a margine e poi con i partecipanti all’incontro.

Il calo demografico, innanzitutto, che aggrava il già noto problema del numero numeri esiguo dei giovani da inserire nel mondo produttivo in una regione che come sottolineato l’Assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy ha “più posti di lavoro che lavoratori”.

Una criticità acuita anche dalla tendenza dei giovani valdostani a lasciare la regione per cercare fuori Valle opportunità lavorative e contesti di crescita. “La sfida che avete dinanzi – ha sottolineato ancora la Ministra – è quella di far comprendere che rimanere in Valle o tornare dopo gli studi sul proprio territorio non è una scelta di serie B”.

L’esperienza di Stephanie Anselmet, 26 anni, imprenditrice nel settore vitivinicolo, delegata Giovani di Coldiretti – scelta non a caso come testimonial –  va in questa direzione. Dopo gli studi in Economia Stephanie ha deciso di impegnarsi nel settore agricolo portando avanti l’azienda di famiglia. “Non ho mai visto la mia vita fuori della Valle e quindi la mia scelta è stata automatica”. “Si parla molto di giovani in relazione al futuro, ma per me sono il presente e se si vuole ottenere qualcosa bisogna lavorare adesso per loro e con loro” ha sottolineato nel suo intervento la Anselmet.

Il punto di partenza per migliorare le condizioni di lavoro in Valle d’Aosta, per l’Assessore allo Sviluppo economico e formazione Luigi Bertschy è contenuto nel documento “Alleanza per il lavoro di qualità” sottoscritto il 3 maggio scorso dai rappresentanti regionali dei lavoratori, delle imprese, delle cooperative e delle professioni ordinistiche.  “Lavoro di qualità significa stimolare il lavoratore, dargli la possibilità di crescere e di raggiungere un equilibrio tra tempo di lavoro e tempo di vita” ha sottolineato.

In chiusura Maria Elvira Calderone ha evidenziato anche l’opportunità che la Valle d’Aosta dovrebbe cogliere in relazione ad uno scenario di lavoro profondamente cambiato e a salari che in Italia non sono così adeguati. “Il costo della vita in una grande città non è il costo e la qualità di vita che può offrire un territorio come il vostro”. “Qui la vostra offerta batte tutti, va associata alla possibilità di delocalizzare le possibilità di lavoro delle aziende che possono favorire il lavoro da remoto”.

L’incontro al Castello di Sarre si era aperto con i saluti di Massimo Pepellin, sindaco di Sarre, di Daniela Broccolato, Presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro della Valle D’Aosta e del Presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin.

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