Proclamato lo “stato di agitazione” per il personale del JB Festaz

A comunicarlo Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Savt Fp. Tra i motivi, la riduzione della dotazione organica nell’area socio-sanitaria e assistenziale e la dichiarazione di un’unità in esubero.
La Casa di riposo JB Festaz, ad Aosta
Lavoro

Il personale della Casa di riposo JB Festaz di Aosta è in stato di agitazione. Ad annunciarlo Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Savt Fp che chiedono “la formale attivazione, nei tempi di legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie”.

Il motivo della proclamazione dello stato di agitazione – stando alle parti sociali – è presto detto, ovvero la riduzione della dotazione organica nell’area socio-sanitaria e assistenziale e la dichiarazione di un’unità in esubero deliberata dal cda della struttura lo scorso 13 agosto e approvata con una delibera di Giunta regionale il 30 settembre.

A questo si aggiunge – dicono ancora i sindacati – la “mancata informazione preventiva della delibera” del Consiglio di amministrazione ed il “mancato rispetto delle relazioni sindacali previste dal Contratto collettivo regionale di lavoro anche in considerazione delle problematiche di mancanza di personale sollevate nel corso del tempo”.

“L’attuale organico – si legge in una nota – non consente di coprire il tasso di assenze creando mancata e/o inadeguata sostituzione del personale con aumento del rischio infortunistico e da stress lavoro-correlato a carico degli operatori e una peggiore qualità del servizio all’utenza”.

Però, i sindacati lamentano altri problemi di fondo, dal “mancato scorrimento della graduatoria, a tutt’oggi in vigore, per la copertura dei posti Oss vacanti e nessuna prospettiva di assunzioni a tempo indeterminato nel breve periodo, come emerso in sede di confronto del 18 settembre”, ma anche “l’assenza di un piano di ricollocazione per il personale socio-sanitario con problematiche di salute certificate ai sensi della normativa vigente”.

Non solo. Per le parti sociali manca anche la “volontà da parte dell’Ente di procedere alla sottoscrizione della contrattazione decentrata ai fini della corresponsione dell’indennità rischio”. Per questo, le sigle sindacali chiedono “l’esperimento della procedura conciliativa prevista”.

2 risposte

  1. Confermo il disagio , e spero si possa risolvere per la serenità degli ospiti e delle loro famiglie.

  2. Spero che la Giunta faccia una seria riflessione sulle persone che nomina. E anche il Comune e la Diocesi.

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