Istituita una zona a tutela della nidificazione del gipeto nella Valle di Cogne

La coppia di esemplari che negli scorsi anni ha portato sei giovani all’involo ha scelto di nuovo le pareti rocciose della Valnontey. Nella zona di protezione è proibito l’accesso all’area, l’uso dei droni, e vige il divieto di arrampicata su 10 cascate di ghiaccio.
Gipeto - foto Dario De Siena
Montagna

Il gipeto prosegue la sua nidificazione in Valle di Cogne, nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso. La coppia di esemplari nidificanti a Cogne che negli scorsi anni ha portato sei giovani all’involo ha scelto di nuovo le pareti rocciose della Valnontey, motivo per il quale è stata istituita una zona di protezione, dal momento che l’animale è una specie particolarmente sensibile alla presenza umana e risente in misura maggiore del disturbo che possiamo arrecare.

Nella zona di protezione è proibito l’accesso all’area, anche per le attività di osservazione ravvicinata e per foto o riprese, l’uso dei droni, oltre al divieto di arrampicata su alcune cascate di ghiaccio, ovvero: Gusto di Scozia, Flash estivo, Fiumana di Money, Fallo di Plutone, Coupé Money, Cascata della pazienza, cascata della rassegnazione, Meeting 2000, Sweet Valentina, Voglia di tenerezza.

È importante garantire il massimo della tranquillità e ridurre al minimo il disturbo – si legge in una nota dell’Ente Parco –, così da lasciare i gipeti liberi di svolgere le attività di cura del nido. Il sito di nidificazione della Valnontey si colloca in un complesso rupestre intensamente frequentato, in periodo invernale, dagli appassionati di arrampicata su ghiaccio.

Questo fatto, unito alla sensibilità ai disturbi che l’avvoltoio manifesta nella fase riproduttiva – estesa dal tardo autunno ad agosto –, ha richiesto da parte del Parco di attuare le limitazioni previste dalle misure minime di conservazione regionali per i Siti di Importanza Comunitaria, obbligo necessario in quanto il gipeto è protetto a livello europeo e, con lo status di specie vulnerabile, è inserito nella Red List dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

Il controllo del rispetto della zona di interdizione, a cura del Corpo di Sorveglianza del Parco, prevederà nel periodo invernale appostamenti per prevenire e accertare il rispetto della norma e tranquillità della coppia.

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