Pechino, 26 nov. (Adnkronos/Ign) – Il Premier cinese, Wen Jiabao, parteciperà al vertice sui cambiamenti climatici che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre prossimi. Secondo quanto ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri, Qin Gang, Pechino si propone una soluzione ''giusta e ragionevole'' dei negoziati sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra. Dei 190 Paesi invitati a partecipare, hanno fino a ora assicurato la loro presenza i capi di stato o di governo di una sessantina di nazioni, fra cui il Presidente americano Barack Obama, che si tratterrà al vertice solo un giorno, il 9 dicembre.
La Cina ha deciso di adottare ''l'azione volontaria'' che ha come ''obiettivo vincolante'' quello di ridurre le emissioni per unità di prodotto interno lordo di una cifra che oscilla fra il 40 e il 45 per cento sui livelli del 2005, entro il 2020, obiettivo che sarà incluso nei piani di sviluppo a medio e lungo termine. Il dato così come è impostato non puo' paragonarsi agli obiettivi degli altri Paesi, agli Stati Uniti, per esempio (riduzione delle emissioni complessive del 17 per cento sui livelli del 2005 entro il 2020), perché sono modulate sul dato della crescita economica, che nel periodo considerato dovrebbe proseguire a ritmi sostenuti.
Il programa, si è precisato a Pechino, è ''basato sulle condizioni nazionali'' ed è ''un contributo allo sforzo globale per perseguire i cambiamenti climatici'', precisa il Consiglio di stato, dopo la riunione di ieri dedicata al clima presieduta dal Premier Wen. In particolare, la Cina si propone si sviluppare fonti di energia rinnovabili e nucleare in modo da coprire in questo modo il 15% del suo fabbisogno entro il 2020, invertire il processo di deforestazione aumentando le foreste di 40 milioni di ettari rispetto ai livelli del 2005.
La Cina, si legge inoltre nel comunicato del Consiglio, crede che per affrontare la questione dei cambiamenti climatici sia necessaria ''una cooperazione internazionale pragmatica ed effettiva''. ''Affrontare in modo appropriato la questione dei cambiamenti climatici è di cruciale importanza per lo sviluppo economico e sociale della Cina e per il bene dei cinesi, così come è negli interessi di tutti gli abitanti del mondo e per lo sviluppo del mondo a lungo termine'', conclude la nota.
L'annuncio di Pechino arriva all'indomani di quello dato dal presidente americano, Barack Obama, che andrà al vertice sul clima nella capitale danese il 9 dicembre, con in tasca una proposta di riduzione dei gas serra Usa ''intorno al 17%'' entro il 2020, rispetto al 2005.
Ieri anche il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha annunciato la sua presenza a Copenaghen.
Il primo ministro australiano Kevin Rudd, incontrerà la settimana prossima a Washington il presidente americano Obama per analizzare i temi relativi al summit.
"Sono stato invitato dal presidente degli Stati Uniti per un incontro lunedì prossimo", ha detto Rudd in parlamento, aggiungendo di ritenere che sarebbe troppo sperare che dal vertice, in programma dal 7 al 18 dicembre in Danimarca, esca fuori un accordo davvero vincolante.