Coppe, coni e bastoncini che non si sciolgono: è allarme per il gelato Ogm

Già da quest'anno potrebbere esserci sul mercato sorbetti transgenici
News Nazionali

Roma, 18 giu. – (Adnkronos) – ''La contaminazione da Ogm del prodotto alimentare più amato dai grandi e dai bambini è un vero incubo per la prossima estate durante la quale potrebbe essere commercializzato per la prima volta un 'gelato transgenico'''. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla notizia che la multinazionale Unilever già da quest'anno sta per immettere sul mercato sorbetti transgenici che non si sciolgono grazie al via libera dalla Commissione Europea ad una proteina sintetica ottenuta da lievito geneticamente modificato che sarà semplicemente etichettata come 'proteina Isp', ''all'insaputa dei consumatori''.

''Si tratta -spiega la Coldiretti- di una proteina sintetica isolata originariamente da un pesce artico e riprodotta in laboratorio attraverso la fermentazione di un lievito geneticamente modificato. Un vero 'attentato' che – sottolinea la Coldiretti – mette a rischio la credibilità e l'immagine generale del Made in Italy nel mondo dove le esportazioni di gelato sono aumentate del 43% in valore nel primo mese del 2009 dopo che nel 2008 le spedizioni all'estero hanno sfiorato per la prima volta i 200 milioni di euro''.

''Il consumo di gelato annuale è stimato in Italia -continua la Coldiretti- in oltre 15 chili a persona per una spesa di 5 miliardi di euro destinati all'acquisto di coppe, coni, bastoncini e vaschette, dei quali il 60% di tipo artigianale e il 40% industriale. La ricerca di genuinità nel consumo di gelato è dimostrata dal fatto che tra le tendenze della nuova stagione si è assistito al tramonto dei gusti 'artificiali', come ad esempio il puffo, ad una riscoperta dei gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio come la frutta. In particolare – continua la Coldiretti – si è verificata una moltiplicazione delle iniziative volte a garantire la genuinità del prodotto a partire dall'impiego di latte fresco di produzione locale al posto dei surrogati a basso costo''.

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