Roma, 15 giu. (Adnkronos/Ign) – Nel primo trimestre 2009 le retribuzioni lorde per Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) al netto degli effetti stagionali hanno registrato nel complesso dell'industria e dei servizi un incremento, rispetto al trimestre precedente, dello 0,1%. Per gli indici grezzi è risultato un aumento tendenziale (ovvero rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) dello 0,6%. Lo rende noto l'Istat in un comunicato spiegando, che è il dato più basso dal 2000, cioè da quando esistono le serie storiche.
Per quanto riguarda le retribuzioni lorde, al netto degli effetti stagionali, rispetto al trimestre precedente, l'indice registra una variazione nulla nell'industria e una leggera riduzione nei servizi (-0,1%). Il tasso di crescita tendenziale delle retribuzioni per Ula nel primo trimestre del 2009 è stato del 1,2% nell'industria e dello 0,1%. All'interno del settore industriale, nel primo trimestre del 2009 le retribuzioni per Ula hanno segnato l'incremento tendenziale più marcato nelle costruzioni (+2,8%). All'interno del terziario, la crescita tendenziale delle retribuzioni più elevata si è manifestata nel comparto del commercio al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (+3%).
Si deve precisare che la variazione tendenziale negativa (-8,5%) registrata nel settore delle attività finanziarie e assicurative è dovuta al confronto con il livello particolarmente elevato del primo trimestre 2008 che rifletteva la presenza di componenti retributive occasionali (arretrati e una tantum), erogate a seguito del rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Un effetto analogo, sebbene di dimensione inferiore, ha riguardato il settore del trasporto e magazzinaggio dove si registra una variazione negativa di -0,8%.
Al netto degli effetti stagionali, gli oneri sociali per Ula hanno segnato una variazione congiunturale di -0,1% nel totale, con un diminuzione dello 0,2% nell'industria e dello 0,1% nei servizi. La dinamica tendenziale degli oneri sociali per Ula nel primo trimestre del 2009 è stata, nell'insieme dei settori dell'industria e dei servizi, inferiore a quella delle retribuzioni, con un incremento dello 0,3%.
E cala l'occupazione di Eurolandia e dell'Ue nel suo insieme nel primo trimestre 2009. E' scesa dello 0,8%, rispetto al trimestre precedente, in Italia dello 0,3%. Lo rileva Eurostat, l'Ufficio europeo di statistica, in una stima diffusa a Bruxelles.
Numeri alla mano, secondo la nota diffusa a Bruxelles, si tratta dunque di 1.220.000 posti di lavoro in meno nella zona euro e 1.916.000 nell'Unione. Su base annua, nel primo trimestre 2009, l'occupazione ha subito un calo dell'1,2% in entrambe le aree. Per l'Italia il calo annuo è stato dello 0,8%. Secondo la stima Eurostat in totale il numero di posti di lavoro in Europa è pari 223,8 milioni, di cui 146,2 milioni nella zona euro.