Kabul, strage di italiani: morti 6 soldati, 4 feriti gravi.

I Talebani rivendicano l'attacco kamikaze. Si tratta del più grave attacco dalla strage di Nassiriya del 12 novembre 2003.
News Nazionali

Kabul, 17 set. – (Adnkronos/Ign) – Strage di italiani a Kabul. Sei militari, tutti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore, sono morti in un attentato kamikaze che ha investito due mezzi di scorta ad una colonna di personale diretta all'aeroporto. Altri quattro militari italiani, sempre della Folgore, sono rimasti feriti in modo grave ma non sono in pericolo di vita. I militari uccisi sono 4 caporalmaggiore, un sergente e un tenente.

Si tratta del caporal maggiore della Folgore Matteo Mureddu, 26 anni, di Solarussa, un piccolo paese dell'Oristanese, in forza al 186° Reggimento; del caporal maggiore Massimiliano Randino nato a Pagani (Salerno) nel 1977, in forza al 183° Reggimento; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus in Svizzera nel 1983 e in forza al 186° Reggimento; del primo caporal maggiore Giandomenico Pistonami nato ad Orvieto (Perugia) nel 1983, in forza al 186° Reggimento; del sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni di Napoli in forza al 187° Reggimento e del tenente Antonio Fortunato nato a Lagonegro (Potenza), nel 1974, in forza al 186° Reggimento. Tra i quattro militari rimasti feriti tre appartengono al 186° Reggimento dell'Esercito e uno all'Aeronautica Militare.

Morti anche dieci civili afghani, 55 i feriti secondo quanto affermato alla Dpa dal generale Zahir Azimi portavoce del ministero della Difesa afghano. L'esplosione ha distrutto almeno cinque mezzi e provocato danni a diversi edifici. Si tratta del più grave attacco contro le nostre truppe dalla strage di Nassiriya del 12 novembre 2003, in cui morirono 19 italiani.

La deflagrazione dell'ordigno ha investito i due 'Lince' del nostro contingente lungo la strada tra la capitale afghana e l'aeroporto. Il primo blindato è stato completamento distrutto e i cinque componenti sono tutti morti. Danneggiato anche al secondo mezzo dove è deceduto un altro militare e quattro sono rimasti feriti gravemente.

Secondo quanto afferma lo Stato Maggiore della Difesa, ''alle ore 12 locali di oggi, le 9,30 in Italia, un convoglio formato da due Vtlm 'Lince' del contingente italiano 'Italfor XX', mentre stava percorrendo la rotabile dall'aeroporto internazionale di Kaia (International Kabul Airport) al Quartier Generale delle Forze della Coalizione, è rimasto coinvolto nell'esplosione di un autoveicolo bomba'' a circa 300 metri dalla sede dell'ambasciata americana.

Secondo le prime ricostruzioni, due kamikaze a bordo di un veicolo civile imbottito con una dose massiccia di esplosivo (una Toyota bianca secondo quanto ha riferito in Senato il ministro della Difesa Ignazio La Russa) sarebbero riusciti ad infilarsi tra i mezzi prima di esplodere.

"L'esplosione è avvenuta vicino all'ambasciata statunitense e a circa due chilometri e mezzo di distanza l'abbiamo sentita molto forte", dicono fonti a Kabul contattate da Aki – adnrkonos international. Dopo la deflagrazione nel cielo della capitale, dove testimoni hanno visto una densa colonna di fumo nero, si sono alzati in volo gli elicotteri. Non si hanno al momento notizie di vittime o feriti.

L'attentato è stato rivendicato dai miliziani talebani dell'Afghanistan. Secondo l'inviato della tv araba 'Al Jazeera', Walihullah Shahin, il portavoce talebano Dabihullah Mujahid ha rivendicato l'attacco sostenendo che "nell'azione sarebbero stati uccisi dieci soldati italiani".

La Procura della Repubblica di Roma ha intanto aperto un fascicolo. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ha delegato ai Ros dei carabinieri gli accertamenti e le indagini sulla strage avvenuta oggi a Kabul. La magistratura della capitale, che indaga per il reato di strage a fini di terrorismo, si è affidata ancora una volta agli investigatori del Ros, che da tempo hanno acquisito sul campo una notevole esperienza indagando sui maggiori fatti di sangue avvenuti in Afghanistan e in altri teatri operativi.

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