Rai, Di Pietro: ‘Siamo alla dittatura. Vigilanza e nomina Cda due atti di un delitto seriale’

Il leader dell'Idv: 'Centrodestra e centrosinistra hanno mandato al Consiglio di amministrazione ex parlamentari, per lo più trombati, sodali di partito e amici di ombrellone".
News Nazionali

Roma, 19 feb. (Adnkronos) – ''Nella nomina del nuovo Cda Rai, ritengo sia stata fatta una cosa sconcia''. Lo ha dichiarato Antonio Di Pietro a Omnibus su La7. ''Se tu mandi al Consiglio d'amministrazione della Rai ex parlamentari, trombati della vecchia politica, sodali di partito, se non d'ombrellone – ha continuato il leader Idv – e te li spartisci tra maggioranza e opposizione, hai fatto un inciucio di comunicazione. Se si mettono d'accordo maggioranza e opposizione, allora nel Paese l'opposizione non c'è più. Io mi sento meno opposizione e più resistente. Io non credo che in questo momento ci sia una maggioranza al governo, io credo che ci sia una dittatura in costruzione e una resistenza in azione''.

E in merito al processo Mills: ''L'altro ieri le telecamere di La7 stavano in tribunale a Milano per seguire la sentenza del processo in cui l'avvocato Mills e' stato condannato – ha dichiarato Di Pietro – la Rai non c'era, c'erano tutti i giornali e le televisioni internazionali, perché è un fatto importante se un signore viene corrotto dai fondi che provengono da imprese del capo del governo''.

"La Vigilanza e il Consiglio di amministrazione Rai sono stati due atti sequenziali di un delitto seriale che continuerà con la nomina dei direttori generali, e a cascata fino all'ultimo degli impiegati che saranno assunti in Rai, perché l'informazione, che è il giudice della politica e del potere, viene scelto direttamente dalla politica e dal potere cioè dall'imputato", sottolinea poi in una conferenza stampa con i capigruppo parlamentari dell'Italia dei Valori, Felice Belisario e Massimo Donadi, il portavoce del partito Leoluca Orlando e il senatore Pancho Pardi. "Anche in questo caso – prosegue l'ex pm – centrodestra e centrosinistra ieri hanno mandato al Consiglio di amministrazione della Rai ex parlamentari, per lo più trombati, sodali di partito, amici di ombrellone".

Di Pietro non esita a sottolineare che l'informazione "è stata ammazzata" e per rinforzare le sue critiche torna sul modo con cui è stata trattata la vicenda della condanna dell'avvocato David Mills. "Tutti si sono sforzati a dire che ciò che è successo a Milano con riferimento alla questione Mills non riguarda Berlusconi – dice – . Quanti 'Porta a porta' avremmo avuto e quanti talk show e quante notizie in prima serata se avessimo avuto Mills assolto? In quel caso riguardava o no Berlusconi? Avrebbero riempito i giornali contro i magistrati".

"Guai a chi si permette di disturbare il manovratore, Mentana docet, c'erano le veline da portare avanti, chi se ne importa di tutto il resto anche se si chiama Englaro. Ecco perché – conclude Di Pietro – ritengo che in questo momento l'informazione sta andando a rotoli e in questo momento che ci sia una voce libera e indipendente che possa far sentire la propria voce per il Paese è importante".

"Saremo la sentinella della democrazia – annuncia Pardi a proposito del ritorno dell'Idv in Vigilanza – per portare il punto di vista dei cittadini disarmati di fronte allo strapotere di una persona sola". Critiche arrivano anche al Pd e a Walter Veltroni, da parte di Donadi: "abbiamo un leader del principale partito di opposizione che ieri dice che lascia non solo la leadership del Pd ma anche la politica e il pomeriggio nomina il suo uomo di fiducia nel Consiglio di amministrazione della Rai".

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