Sette cristiani decapitati in Somalia: “Sono delle spie”

Li accusano essere apostati.
News Nazionali
Mogadiscio, 10 lug. – (Aki) – Le milizie islamiche somale denominate Giovani Mujahidin, considerate vicine ad al-Qaeda, hanno decapitato oggi sette persone nella città di Baidoa con l'accusa di essere 'cristiani' e 'spie'. Secondo quanto riferiscono fonti locali, citate dal sito arabo 'al-Seyassah', i cosiddetti 'Shabab' (in arabo giovani), avrebbero ucciso sette persone accusandole di essere di fede cristiana e quindi degli apostati. La stessa fonte sostiene che solo un mese fa gli estremisti islamici hanno ucciso altre tre persone in quella zona, in applicazione di una norma della sharia islamica.

La scorsa settimana, invece, sempre l'amministrazione islamica di Baidoa aveva condannato al taglio delle mani alcuni ladri scoperti a rubare dei cellulari. La città di Baidoa, in precedenza sede del parlamento somalo, è stata occupata all'inizio dell'anno dai miliziani islamici subito dopo il ritiro delle truppe etiopi dalla Somalia.

Solo ieri i Giovani Mujahidin hanno diffuso sui forum islamici filo al-Qaeda un messaggio audio di Abu Mansour al-Amriki, un cittadino americano che guiderebbe i terroristi somali nella lotta per la conquista del paese africano con l'obiettivo dichiarato di instaurare un emirato islamico simile a quello dei talebani in Afghanistan.

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