Aeroporto: volumi e investimenti più ridotti. Si lavora alle modifiche del progetto

Marguerettaz: “Il dimensionamento dell’aerostazione deve privilegiare aspetti funzionali ed operativi e garantire una razionale gestione dei flussi”. Louvin “Specchietto per allodole, non si affrontano i veri problemi”.
L'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe
Politica
Contenimento volumetrico, riduzione dell’investimento economico di circa 2 o 3 milioni di euro, conservazione dell’ottimizzazione della funzionalità operativa, distributiva e logistica dell’aerostazione di Saint-Christophe. Sono questi i nuovi indirizzi progettuali relativi al futuro aeroporto Corrado Gex. A presentare la revisione del progetto per la realizzazione della nuova aerostazione di Saint-Christophe è stato in Consiglio regionale l’Assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz in risposta ad un’interpellanza presentata dal gruppo VdA Vive Renouveau che chiedeva approfondimenti sulla questione dopo le anticipazioni degli organi d’informazione dei giorni scorsi.
Alla base della revisione, che riguarda in particolare modo la struttura fisica del futuro aeroporto Corrado Gex, ci sono tre ragionamenti: “In primo luogo la situazione generale di crisi economica che impone attenta valutazione, razionalizzazione e ottimizzazione investimenti – ha spiegato Marguerettaz – In secondo luogo il dimensionamento dell’aerostazione deve privilegiare aspetti funzionali ed operativi e garantire una razionale gestione dei flussi commisurati al volume di traffico stimato; terzo, le soluzioni architettoniche individuate dal progetto premilitare che devono conciliarsi con le caratteristiche e condizioni climatiche della Valle”. Su questi filoni le osservazioni emerse hanno messo in evidenza che i tre piani risultano essere "una forzatura architettonica" ai fini delle reali necessità funzionali per i volumi di traffico attesi. Inoltre, rivalutazioni sono state fatte rispetto alla superficie vetrata dell’edificio e alla superficie di copertura piana, accessibile al pubblico, la cui piena fruibilità è condizionata da norme di sicurezza e da fattori metereologici e climatici.

Le osservazioni sono state comunicate dalla società AVDA al raggruppamento di progettisti che il 31 marzo ha presentato la nuova proposta tenuto conto delle osservazioni evidenziate.  “Non vi sono indicazioni diverse rispetto ai volumi di traffico previsti – ha spiegato l’assessore – anzi le indicazioni fornite sul ridimensionamento del progetto riguardano proprio le reali necessità funzionali dell’aerostazione rispetto ai volumi di traffico attesi in base al “Metodo delle presenze contemporanee” che stima la massima presenza di passeggeri all’interno della struttura per stabilire il livello di servizio verso l’utente e il dimensionamento degli spazi”.
L’Enac – ha concluso – ha esaminato con attenzione gli aspetti funzionali, logistici e distributivi del progetto preliminare originario ed ha espresso il proprio parere favorevole”.

Ci rendiamo conto che il cambiamento riguarda aspetti estetici – ha commentato il consigliere Roberto Louvin –  e che siamo in presenza di una committenza che ha diverse oscillazioni. Ma tutto questo è uno specchietto per le allodole rispetto ai temi di preoccupazione reali: il deficit economico che graverà sulle nostre spalle per anni è stato confermato dal gestore”.

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