Riforma della macchina regionale, Aggravi accusa: “Il finale sembra già scritto”

A dirlo il vicecapogruppo della Lega Vda dopo l'arrivo in commissione del Ddl sulle particolari posizioni organizzative.
Palazzo Regionale
Politica

Il disegno di legge sulle particolari posizioni dei funzionari categoria D, arriva in Commissione, fa dire al vice capogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi che sulla riforma della macchina regionale, al di là delle dichiarazioni, “il finale sembra già scritto”.

Il 17 maggio scorso in seduta congiunta la I e la II Commissione consiliare hanno audito il Presidente della Regione accompagnato dagli esperti di SDA Bocconi di Milano, ricorda Aggravi, per presentare le prime valutazioni in merito alle risultanze dello studio sull’adeguamento del modello organizzativo dell’Amministrazione regionale.

“Tra i vari punti, proprio in relazione al futuro dell’articolazione dell’Amministrazione regionale e proprio sulle c.d. “PPO rafforzate”chiedevo lumi.  – scrive Aggravi –  Ora, alla luce dei contenuti del d.d.l. n. 107, mi chiedo: ma l’anteprima vista il 17 maggio è in realtà la presentazione di un gran finale già scritto? Teniamo conto che in quella sede si tenne a precisare che il lavoro era ancora in corso, seppur si fosse di fatto già fissata almeno una data di presentazione ai primi componenti dell’Amministrazione regionale (non a tutti i dipendenti coinvolti…). Dunque, tra le varie cose, considerando poi che il cambio di Governo e di Presidenza è avvenuto in corso di opera, mi chiedo: chi sta guidando questa “riforma – revisione”?”

Il vicecapogruppo della Lega VdA si domanda, quindi, “perché troviamo oggi in discussione questo disegno di legge che di fatto modifica un pezzo “della coda” di questo grande processo ancor prima della conclusione delle valutazioni e del ridisegno complessivo dell’articolazione regionale? Quale è il fine, la premura di fare questo passo?”.

Al via la riforma della macchina regionale: in futuro meno coordinatori e dirigenti

Meno coordinatori e dirigenti e più posizioni organizzative particolari. La riforma della macchina amministrativa regionale elaborata dall’Università Bocconi muove i primi passi oggi con l’approvazione da parte della Giunta regionale di un disegno di legge, relativo alla disciplina delle particolari posizioni dei funzionari categoria D. L’articolato, come spiegato oggi dal Presidente della Regione Renzo Testolin, “permetterà di iniziare un percorso di ristrutturazione dell’amministrazione regionale con l’introduzione di nuove figure intermedie fra i funzionari e i dirigenti, per creare quelle figure di mezzo che potranno snellire ed efficientare nello stesso tempo l’apparato amministrativo”.

Lo studio realizzato dall’Università Bocconi è stato presentato nei giorni scorsi alle competenti commissioni consiliari.
“La filosofia che guida il percorso è di uno snellimento delle strutture dirigenziali, con delle figure intermedie che possano acquisire delle competenze che ora sono di esclusiva gestione dei dirigenti e quindi, l’assegnazione di risorse sia umane che finanziarie da gestire.  – prosegue Testolin – Con la possibilità di creare questa nuova figura, si possono ipotizzare a regime di creare un numero minore di dirigenze per valorizzare delle strutture più snelle e coordinate in maniera diversa. Per questo saranno predisposti anche dei percorsi di formazione per accompagnare questo percorso di ammodernamento dell’amministrazione regionale”.

I numeri dello “snellimento” della macchina regionale, previsti dallo studio Bocconi, al momento sono ancora riservati.
“Il percorso sarà lungo e articolato, anche perché necessiterà di confronti, sia dal punto di vista normativo che contrattuale, sia con gli operatori che con i sindacati.  – conclude Testolin – Uno degli obiettivi del piano della Bocconi è di arrivare ad un coordinatore per assessorato e 3/4 coordinatori di staff che siano trasversali”. 

 

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