Alloggi Erp, Federconsumatori pronta a far causa

L'assemblea dei proprietari ha deciso la linea da seguire. Bruno Albertinelli: "Uno di noi, sostenuto economicamente da tutti, aprirà la strada agli altri". Giuliana Ferrero: "il Pd proporrà un Odg in consiglio comunale".
Silvia Caveri e Bruno Albertinelli
Politica

Se la politica tace la parola passa ai giudici. E’ questo il senso della nuova azione intrapresa da Federconsumatori riguardo alla legge 6/2010, che stabilisce che il diritto di prelazione sugli alloggi Erp passa da 10 a 30 anni. Il problema è la possibile retroattività della norma, su cui esistono pareri contrastanti. Gli abitanti degli alloggi popolari di Aosta si sono riuniti in assemblea per decidere come reagire, e al termine della discussione hanno appoggiato in massa la proposta di Bruno Albertinelli, segretario regionale di Federconsumatori, e di Silvia Caveri, avvocato dell’associazione. Non è possibile intentare una causa collettiva, perché ciascuno può rivalersi solamente del danno subito in prima persona. Allora sarà uno dei sette proprietari di alloggi Erp che si sono visti negare la possibilità di vendere casa a procedere legalmente, chiedendo un parere al tribunale. A quel punto il Comune potrà accettare il parere, oppure ricorrere e andare in causa.

“Tutti noi – ha sostenuto Albertinelli – appoggeremo il singolo proprietario che intraprende questa strada, anche economicamente, autotassandoci con 30-40 euro a testa per coprire le spese legali anche in caso di sconfitta. Se vinceremo, e mi sembra inevitabile, dal momento che una legge retroattiva non può esistere, la decisione del giudice consentirà a tutti gli altri di decidere come gestire la proprietà”.

Era presente all’incontro anche Giuliana Ferrero, ex assessore comunale e ora membro dell’opposizione ad Aosta. “Il Pd – ha annunciato – depositerà un ordine del giorno chiedendo al Comune di prendere posizione riguardo al diritto di prelazione e di esercitare pressioni sulla Regione affinché faccia marcia indietro. Perlomeno costringeremo il Comune di Aosta a prendere una posizione chiara e netta”. Critico anche Raimondo Donzel, consigliere regionale in forza al Pd, presente all’assemblea. “Chi sostiene che la legge è stata approvata da tutto l’arco politico non è corretto” ha sottolineato. “Si tratta di un disegno di legge della Giunta, e noi non ne facciamo parte. All’epoca non eravamo neanche in terza commissione, perciò non potevamo intervenire. Inoltre nessuno, fino ad adesso, aveva sollevato obiezioni sulla legge, neppure i sindacati, segno del fatto che nessuno interpretava la legge nel senso attribuitole adesso da Comune, Regione e Arer. Chi avrebbe mai pensato che potessero proporre una legge retroattiva?” 

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